Torino, No Tav: arresti domiciliari per due leader del centro sociale 'Askatasuna'

Piemonte
Le proteste della scorsa estate (Fotogramma)

Secondo gli investigatori della Digos, Giorgio Rossetto e Mattia Marzuoli hanno coordinato gli attivisti durante le violente proteste dello scorso 27 luglio. Entrambi erano già sottoposti all’obbligo di firma 

Gli agenti della Digos hanno notificato gli arresti domiciliari a Giorgio Rossetto e Mattia Marzuoli, due storici leader del centro sociale di Torino 'Askatasuna', accusati di avere incitato e coordinato gli attivisti No Tav nel danneggiamento delle cancellate metalliche del cantiere di Chiomonte (COS'E' LA TAV) e nel lancio di ordigni esplosivi e pietre contro le forze dell’ordine durante il corteo di protesta contro la realizzazione della Lione-Torino, organizzato il 27 luglio scorso nei boschi di Giaglione e Chiomonte (FOTO).

Erano già sottoposti all’obbligo di firma

Rossetto e Marzuoli erano già stati sottoposti all’obbligo di firma in seguito ai disordini scoppiati nel settembre 2017 a Venaria Reale durante il G7. Secondo gli investigatori della Digos, anche in quell'occasione i due antagonisti avevano gestito le azioni di violenza dei manifestanti. 

Le proteste durante il 'Festival Alta Felicità

In occasione della IV Edizione del 'Festival Alta Felicità’, lo scorso 27 luglio i manifestanti No Tav si sono ritrovati nei boschi della Valle di Susa per protestare contro la realizzazione dell’opera. Alcuni attivisti incappucciati hanno forzato la cancellata del cantiere di Chiomonte, varcando la zona rossa e giungendo a ridosso dei lavori, dove si sono scontrati con le forze dell’ordine che al lancio di sassi e bombe carta hanno risposto con lacrimogeni. Furono 48 le persone identificate, la maggior parte delle quali legate al centro sociale Askatasuna.

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