Novara, uccide coetaneo fuori da discoteca: si valuta la premeditazione

Piemonte
Alberto Pastore (Facebook)

Pastore si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm, ma si sottoporrà all'interrogatorio del gip all'udienza di convalida. Il giovane ha confessato il delitto con un post su Facebook e un video su Instagram 

Verrà eseguita venerdì 30 agosto l'autopsia sul corpo di Yoan Leonardi, il 23enne ucciso a coltellate nella notte tra domenica e lunedì a Borgo Ticino, nel Novarese, dal coetaneo Alberto Pastore, che dopo l'omicidio ha confessato con un post su Facebook e un video su Instagram.

Pastore si è avvalso della facoltà di non rispondere

Ieri, lunedì 26 agosto, Pastore si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm: ha però già fatto sapere che si sottoporrà all'interrogatorio del gip all'udienza di convalida.
La procura sta valutando l'ipotesi di contestare la premeditazione, ipotesi che potrebbe essere confermata dal fatto che l’omicida avesse con sé un coltello, l'intenzione di restare da solo con Yoan dopo la partita di calcetto e dal posto scelto per fermarsi con l'automobile.

Il movente dell’omicidio è sentimentale

Pastore avrebbe ucciso Leonardi, considerato il suo migliore amico, perché convinto che il giovane avesse convinto la fidanzata Sara a lasciarlo lo scorso aprile. Secondo alcuni conoscenti comuni, Yoan, che a sua volta era legato sentimentalmente a un altra ragazza, era intervenuto solo per evitare che Alberto continuasse a tormentare la sua ex.

Le due famiglie insieme sul luogo dell'omicidio

Le famiglie di Alberto Pastore e di Yoan Leonardi hanno deposto insieme dei fiori sul luogo dell'omicidio, lungo la strada che unisce Borgo Ticino e Cureggio. "Non è colpa loro e noi siamo amici e lo rimarremo", ha detto Marino Leonardi, il padre di Yoan, abbracciando i Pastore. "Non c'è odio per quello che ha fatto Alberto, sarà la legge a decidere il prezzo che dovrà pagare". 

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