Olimpiadi invernali 2026, sindaca Appendino: “Non ho rimpianti, ho lottato"

Piemonte
Chiara Appendino (ANSA)

La prima cittadina ha spiegato che "la città non era interessata a entrare nella cogestione di un evento con tutti i rischi finanziari e di debiti, ma rimane assolutamente disponibile a mettere a disposizione gli impianti

"Non mi pento assolutamente, non ho alcun rimpianto per la scelta che abbiamo fatto", ha spiegato la sindaca di Torino Chiara Appendino, a margine dell'inaugurazione della Start Up Week alle Ogr, parlando dell'assegnazione delle Olimpiadi Invernali a Milano e Cortina (FOTO). "Mi sono spesa tantissimo e ho lottato come un leone per candidare Torino con le sue valli nell'ottica di riutilizzare i nostri impianti per un modello sostenibile. C'era incertezza, che continua a esserci, dal punto di vista finanziario. Torino credo che debba guardare avanti".

"Torino non voleva fare da stampella"

La sindaca ha continuato il suo intervento spiegando che "la città non era interessata a entrare nella cogestione di un evento con tutti i rischi finanziari e di debiti, ma rimane assolutamente disponibile a mettere a disposizione gli impianti nell'ottica di una riduzione del costo dell'evento a livello nazionale e di impatto ambientale. Lo avevamo concordato con Chiamparino, domani vedrò Cirio e ne parleremo". Appendino ha poi precisato che "se la Regione è disponibile a mettere le risorse, la forza di Torino potrebbe crescere. Per quanto mi riguarda nessuna novità. Siamo a disposizione come è giusto ma Torino deve guardare avanti, ci si deve rimboccare le maniche, non è il momento di fare processi tanto meno a Luigi di Maio che ci ha dato grande sostegno sul tennis - ha aggiunto -. La città partecipava a un evento dove era la stampella di altre due città, non paragonabile a Torino 2006. Lo eravamo prima che vincesse, auguri a Sala che ha portato a casa un grande risultato", ha concluso la prima cittadina.

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