Ladro ucciso, secondo l’autopsia il tabaccaio ha sparato dall’alto e alle spalle

Piemonte
La tabaccheria presa di mira dai rapinatori (ANSA)

"Dobbiamo ancora confrontare l'esito dell'autopsia con la perizia balistica. E, soprattutto, dobbiamo trovare ancora i proiettili", sottolinea il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando. In mille alla fiaccolata di solidarietà al tabaccaio

Ion Stavila, il moldavo di 24 anni freddato nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 giugno a Pavone Canavese (Ivrea) da un tabaccaio nel corso di un furto in negozio, è stato raggiunto da un colpo dall'alto, probabilmente esploso dal balcone di casa. Quanto riportato dall'autopsia, eseguita nella mattina di martedì 11 giugno, a Strambino (Torino), dal medico legale Roberto Testi, non combacia dunque con la ricostruzione di Franco Iachi Bonvin, che non sarebbe sceso in cortile durante il furto e non avrebbe sparato dopo una colluttazione con i ladri. Nel frattempo, in serata, si è tenuta la fiaccolata di solidarietà al tabaccaio.

L'autopsia

Secondo i primi esiti dell'autopsia, il ladro sarebbe stato colpito forse di spalle mentre si trovava sul marciapiede, dove è stato trovato morto dalla polizia. Il tabaccaio, che nel primo interrogatorio in Procura si è avvalso della facoltà di non rispondere, è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Nei prossimi giorni sarà di nuovo ascoltato dal procuratore di Ivrea. Stasera, intanto, è prevista una fiaccolata di solidarietà per il tabaccaio, organizzata dai commercianti della zona.

Procura: "Dobbiamo trovare i proiettili"

"Dobbiamo ancora confrontare l'esito dell'autopsia con la perizia balistica. E, soprattutto, dobbiamo trovare ancora i proiettili", dice il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando. "L'autopsia - spiega il magistrato ai microfoni del Tg3 Piemonte - ha accertato che l'uomo è stato colpito da un unico colpo trapassante al cuore, dal lato destro. Non sappiamo ancora quale sia il foro di ingresso e quello di uscita del proiettile". Nella pistola, un Revolver 357, sono stati trovati sette bossoli, ma dei proiettili per ora non si è trovata traccia. Il procuratore si esprime con prudenza anche per quanto riguarda il luogo in cui il moldavo è stato attinto dal proiettile. "E' possibile - dice - che non sia crollato sul posto, quando è stato colpito, ma abbia fatto ancora alcuni passi". Tuttavia, aggiunge, "dalle prime risultanze pare non ci sia stata un'aggressione alla persona ma solo al patrimonio".

Miceli: "Se imputato colpa di Salvini"

Sulla vicenda è intervenuto, con una nota, anche il deputato Pd, Carmelo Miceli, componente della commissione Giustizia della Camera: "Seguiremo le indagini della Procura di Ivrea sul ladro ucciso dal tabaccaio di Pavone Canavese. Di certo se sarà imputato di omicidio la colpa sarà di Matteo Salvini, perché la difesa non è sempre legittima ma sottoposta ai limiti della legge e del diritto. Aver fatto credere agli italiani che si può sparare sempre e comunque è una precisa responsabilità del ministro dell'Interno, che invece di garantire la sicurezza nel Paese ha creato le condizioni per far finire onesti cittadini in galera", le sue parole.
E ancora: "Arrestare i ladri è un compito delle forze dell'ordine - prosegue Miceli - non dei cittadini. La possibilità di difendersi in casa propria, già garantita dalle leggi, è stata trasformata da Salvini nel diritto a sparare sempre e comunque. Un diritto solo nella finzione dei social, però, perché non basta un tweet per cambiare la Costituzione. Ma i danni della campagna di comunicazione del leader della Lega iniziano a vedersi". 

La replica di Salvini

"Ribadisco che sono e sarà sempre a fianco dell'aggredito e mai dell'aggressore, in torto c'è l'aggressore e non l'aggredito, lascio fare ai giudici il loro lavoro". Lo afferma il vicepremier Matteo Salvini in conferenza stampa a Palazzo Chigi rispondendo a chi gli chiede se abbia cambiato idea dopo la svolta nelle indagini sull'omicidio di Ion Stavila da parte del tabaccaio di Ivrea.  

Il commento di Conte

"Il giurista che è in me raccomanda ai giudici di pronunciare sentenze. Volere fare interpretazioni, costruzioni e via via aggiornale, ci sta. Ma non mi permetterei mai di entrare in un caso specifico, personalmente. Lascerò che tutte le verifiche siano fatte". Lo dice il Giuseppe Conte commentando il caso. "Non emetto sentenza sostituendomi ai giudici. Salvini ha fatto un ragionamento astratto, non sul caso concreto. E comunque non è detto che dobbiamo avere le stesse opinioni su tutto".

In mille a fiaccolata di solidarietà 

Intanto in serata un migliaio di persone ha sfilato per le vie del Canavese, in segno di solidarietà al tabaccaio Franco Iachi Bonvin. "Siamo tutti Franco", si legge sullo striscione che apre la manifestazione, organizzata dai commercianti della zona, che in questi giorni hanno espresso vicinanza al tabaccaio e alla sua famiglia. Alla fiaccolata partecipano anche il sindaco di centrodestra di Ivrea, Stefano Sertoli, e alcuni consiglieri regionali neo eletti della Lega. Da Chivasso e' arrivato un pullman con una trentina di persone.

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