Ivrea, tabaccaio spara e uccide il ladro: indagato per eccesso di legittima difesa

Piemonte
La polizia davanti alla tabaccheria dove c'è stata la sparatoria (ANSA)

L'uomo ha esploso sette colpi uccidendo uno dei tre rapinatori, mentre gli altri due sono riusciti a scappare. In Procura, l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere

Furto con sparatoria, nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 giugno, a Pavone Canavese (Ivrea), alle porte del quartiere San Bernardo. Tre persone hanno tentato di mettere a segno un colpo in una tabaccheria poco dopo le 3, in via Torino. Il titolare, Marcellino Iachi Bovin, detto Franco, 67 anni, ha sparato e ucciso uno dei malviventi. Al momento è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Un "atto dovuto", spiega il procuratore Giuseppe Ferrando: "Non si tratta di criminalizzare nessuno, ma di capire come sono andati i fatti". In Procura l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. (VIDEO)

I fatti

È accaduto tutto poco prima delle tre di notte. I tre, incappucciati e armati di un piede di porco, sono arrivati con un furgone bianco. Sono entrati in cortile e hanno forzato una delle porte laterali del negozio. Poi hanno messo le mani su una scambiamonete. Poi è suonato l'allarme. Franco Iachi Bonvin si è svegliato di soprassalto, nell'alloggio sopra la ricevitoria: ha detto ai famigliari di rimanere tranquilli, ha preso la pistola, un Revolver 357 regolarmente denunciato, ed è sceso. Una volta in cortile i tre avevano già caricato sul furgone la scambiamonete con 2mila euro all'interno. Ne è nata una colluttazione, urla, minacce, i tre che cercavano di scappare e il tabaccaio che ha premuto il grilletto. Più volte. Uno o due colpi hanno raggiunto al petto il 24enne. Il ragazzo ha cercato di allontanarsi, ma è crollato a terra dieci metri dopo. Ed è morto sul marciapiede. Un incensurato, scopriranno poi gli agenti del commissariato di polizia di Ivrea.

Tabaccaio in Procura

L'uomo, assistito dall'avvocato Sara Rore Lazzaro, è comparso davanti al pubblico ministero Giuseppe Drammis e al procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, che si sta ora recando nella tabaccheria di via Torino per un sopralluogo. Il 67enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. "Lo risentiremo la prossima settimana e ci spiegherà come sono andate le cose - conferma il procuratore - umanamente è una persona molto provata: sa che, in ogni caso, è stata una cosa grave. Si tratta di una persona pacata che vive in una famiglia normale".

Armi regolarmente denunciate

Le armi trovate in casa sono risultate tutte regolarmente denunciate. Il tabaccaio le aveva acquistate proprio per difendersi dai furti subiti in precedenza. La scientifica ha passato al setaccio la palazzina dove l'uomo abita con i famigliari (la moglie e due dei tre figli) la ricevitoria e il bar. Si cercano riscontri per chiarire la dinamica dell'accaduto e valutare, come ha ammesso anche il procuratore Ferrando, se potranno essere applicate le nuove norme che regolano la legittima difesa.

Il racconto di una testimone

“Mi sono svegliata e ho sentito due colpi distinti, secchi, che rimbombavano nel silenzio” sono queste le parole di una donna che racconta di aver udito gli spari esplosi dal tabaccaio rapinato (VIDEO). “Mi sono buttata per terra – prosegue la donna – perché non sapevo da dove provenissero, ho capito che erano spari perché colpi così non li ho mai sentiti prima”. Dopo i alcuni attimi di smarrimento la testimone è corsa dal vicino di casa che stava allertando la polizia. “Mi sentivo male, mi sentivo soffocare – aggiunge infine la donna – c'era un morto lì fuori e aveva qualcosa in mano, ma non sono riuscita a distinguere cosa fosse”.

Le parole di Salvini

"Totale solidarietà al tabaccaio, che spero possa fruire della nuova legge che garantisce la legittima difesa a tutti", ha detto il ministro degli Interni Matteo Salvini. "Attendendo rispettosamente le comunicazioni della Procura di Ivrea", ha aggiunto. "Quello che so è che si tratta di un commerciante 67enne incensurato, persona perbene, che deteneva legalmente un'arma, che è stato vittima di cinque, sei, sette, otto precedenti furti e rapine, che stanotte si è svegliato, si è ritenuto in difficoltà e ha sparato. Purtroppo qualcuno è morto: però se invece di fare il rapinatore questa persona avesse fatto un mestiere onesto, oggi staremmo parlando di altro".

La solidarietà di Giorgia Meloni

"A Ivrea (Torino) un tabaccaio spara e neutralizza un rapinatore che tenta di derubarlo, insieme a due complici poi fuggiti. Ora indagato per eccesso di legittima difesa. Per Fratelli d'Italia la difesa è sempre legittima: noi stiamo col tabaccaio". Lo scrive su twitter il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. 

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