Busta sospetta anche alla Balocco a Fossano, artificieri sul posto

Piemonte
Foto di archivio

La produzione non è stata interrotta e non è stato necessario evacuare l'azienda. La lettera è simile a quelle arrivate nei giorni scorsi a Lavazza, Caffè Vergnano, Illy e Ferrero 

Una busta con dentro polvere sospetta è stata recapitata all'azienda dolciaria Balocco, la quale ha sede a Fossano in provincia di Cuneo. Dopo gli accertamenti, la produzione non è stata interrotta e non è stato necessario evacuare l'azienda. La lettera è simile a quelle arrivate nei giorni scorsi a Lavazza, Illy, Caffè Vergnano e Ferrero. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del nucleo Nbcr, i quali hanno provveduto a mettere in sicurezza l'ufficio corrispondenza dell'azienda, e gli artificieri dei carabinieri di Torino.

Le altre buste sospette

Nei giorni scorsi diverse buste sospette provenienti dal Belgio sono state recapitate ad aziende piemontesi che lavorano nel campo dell'industria alimentare. Oltre alla Lavazza, dove un plico contenente una polvere verde è stato consegnato al nuovo quartier generale Nuvola, episodi analoghi hanno riguardato la Ferrero, la multinazionale della Nutella che ha sede ad Alba, e la Illy, colosso del caffè. Sempre con la stessa minaccia: "Avveleneremo i vostri prodotti, se non ci pagate". Un copione simile si è verificato anche alla Caffè Vergnano, dove la busta sospetta con la richiesta dei soldi, da versare "entro il 20 maggio" su un conto elettronico di Bitcoin, è arrivata il 4 aprile.

"Un gesto vigliacco contro il territorio"

Sulla vicenda è intervenuto il segretario torinese della Lega, Fabrizio Ricca, che ha espresso solidarietà, definendo l'invio delle buste come "gesto vigliacco contro le imprese del territorio e i consumatori".
"Solidarietà alle aziende piemontesi che stanno ricevendo pacchi contenenti polveri e buste con richieste di denaro, opera di criminali che sfruttano il clima di tensione nato nelle ultime settimane", ha poi aggiunto.
Il capogruppo della Lega in Consiglio comunale si è auspicato "che questi delinquenti vengano individuati e perseguiti per un reato tanto odioso come l'estorsione. Gesto criminale ancora più grave - ha ribadito - perché vuole attaccare aziende del territorio in un periodo di crisi economica e perché lancia minacce contro i consumatori". 

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