Torino, manifestazione degli anarchici: 74 denunce
PiemonteIl ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha commentato la notizia dichiarando: "Speriamo che i giudici non facciano sconti a nessuno"
Sono 74 le persone denunciate dalla polizia a Torino per la manifestazione degli anarchici in protesta per lo sgombero del centro sociale Asilo. Il corteo, partito da quattro punti diversi della città, ha attraversato le strade di Torino nel pomeriggio di sabato 30 marzo. Le persone denunciate sono manifestanti bloccati dagli agenti della Digos in via Aosta prima che potessero unirsi ai cortei che si stavano svolgendo in città e sono stati trovati in possesso di caschi, fumogeni, mazze e biglie di ferro. Durante la manifestazione sono stati fermati altri 4 manifestanti. Nel 'blocco nero' la Digos ha identificato persone provenienti da Francia, Belgio, Svizzera, Spagna e Grecia. Degli italiani, alcune decine erano del Trentino. Tra queste figura Massimo Passamani, 46 anni, una delle figure più carismatiche del movimento anarchico.
Il materiale sequestrato
La polizia ha sequestrato dodici pesanti bocce in acciaio, 143 maschere antigas, dieci bottiglie da mezzo litro piene di benzina, 222 torce a fuoco da segnalazione, 15 fumogeni grandi. Della dotazione facevano parte anche 86 caschi, 23 giubbotti di colore nero e 17 pantaloni neri, dieci martelli, una cesoia allungabile, un piede di porco, undici parastinchi, tre forbici da elettricista. Inoltre gli anarchici avevano 240 uova riempite con vernice e altre 22 che, in aggiunta, erano state ricoperte di cera.
Il commento di Salvini
"Speriamo che i giudici non facciano sconti a nessuno". Sono queste le parole del vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, pronunciate in merito alla notizia delle 74 denunce.
Il questore: "Erano in possesso di un vero e proprio arsenale"
Secondo il questore Francesco Messina, le circa duecento persone bloccate dalla polizia in via Aosta erano "pericolosissimi componenti del cosiddetto 'blocco nero', l'ala più violenta della galassia anarco-insurrezionalista internazionale". Il questore ha spiegato che il gruppo era in possesso di "un vero e proprio arsenale" con cui scatenare "un'opera di devastazione. Torino ha vissuto una giornata difficile ma noi siamo riusciti a impedire i problemi senza alzare un solo manganello. L'ordine pubblico - ha aggiunto Messina - è una materia da addetti ai lavori, da specialisti. I giudizi di merito spettano ai competenti, alle persone che sanno di cosa si tratta".
Le parole di Messina sullo sgombero dell'Asilo occupato
In merito allo sgombero dell'Asilo occupato, il questore ha sottolineato che "quello sgombero era stato necessario. L'Asilo non aveva niente di sociale: era un covo di sovversivi. C'erano persone che, seppure scarcerate dal Tribunale del riesame dopo l'arresto, rimangono tuttora sotto indagine per associazione sovversiva. Due di loro, fra l'altro, le abbiamo individuate nel gruppo del 'blocco nero' che era pronto a scatenare disordini durante la manifestazione". Messina ha poi affermato di aver "colto segnali di critica per il modo in cui abbiamo svolto il nostro lavoro: abbiamo bloccato il gruppo del 'blocco nero' in anticipo, impedendogli di infiltrarsi nel corteo. Per come la vedo io, i violenti devono essere isolati e stare al loro posto, che non è la piazza ma la galera. E questa volta mi auguro che la solidarietà che in passato è stata tributata a favore di questi personaggi del blocco nero sia più critica".
Denunciate 37 persone per l'occupazione della ex scuola
Sono trentasette le denunce presentate dalla questura per l'occupazione della ex scuola Salvo d'Acquisto da parte di un gruppo di anarchici, eseguita lo scorso 26 marzo. Il nuovo insediamento è stata una risposta allo sgombero dell''Asilo occupato. "La gestione del caso - ha spiegato il questore, in procinto di assumere l'incarico Dirigente centrale anticrimine della Polizia di Stato a Roma - non dipende da me, ma dal mio successore. Io posso dire che non si possono tollerare aree di illegalità". Alla ex Salvo d'Acquisto è terminato il corteo degli anarchici.
Siulp: "Grazie agli agenti"
La polizia "si conferma un presidio a garanzia della sicurezza e della libertà" di tutti, secondo il segretario del Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia) Felice Romano, esprimendo gratitudine agli agenti che hanno operato a Torino, sottolineando che "solo grazie alla grande professionalità e al grande senso di equilibrio degli operatori di polizia la città non si è trasformata in un cruento campo di scontro che avrebbe ancora una volta offeso Torino". Il sindacato "condanna senza esitazione" i "soliti professionisti del disordine, che nulla hanno a che fare con il diritto costituzionale a manifestare il proprio dissenso, considerato la quantità e la pericolosità delle bombe carta e di tutti gli altri oggetti che sono stati sequestrati grazie all'opera brillante e incessante degli investigatori torinesi con l'ausilio della Direzione Centrale Antiterrorismo. Spero - aggiunge Romano - che non occorrano più altri elementi per dimostrare chi sono i violenti e chi invece, in piazza, rappresentando lo Stato democratico, ci va a lavorare per garantire la libertà di espressione ma anche la sicurezza dei cittadini e delle istituzioni".