Seviziato e ucciso a Torino, in carcere l'indagato per omicidio

Piemonte
Il luogo del delitto (ANSA)

L'uomo, gestore del Caf in zona Barriera di Milano dove è stato trovato il corpo della vittima, è anche accusato di distruzione di cadavere. Secondo gli esiti dell'autopsia il delitto è avvenuto nello scantinato del patronato

È sata disposta dal Gip Giacomo Marson la custodia cautelare in carcere per Marco Sabino, 53 anni, il responsabile di un Caf di Torino accusato di aver ucciso il carrozziere Adriano Lamberti. L'uomo era stato fermato dalla polizia poche ore dopo la scoperta del cadavere nello scantinato del patronato di via Martorelli. Sapino, che è accusato di omicidio e distruzione di cadavere, ha sempre negato ogni coinvolgimento nella vicenda.

Gli esiti dell'autopsia

Lamberti è stato ucciso a colpi di pistola nello scantinato di via Martorelli e l'assassino ha tentato di distruggere il corpo dandogli fuoco. Sono le conclusioni cui sono giunti gli investigatori della polizia dopo gli esiti dell'autopsia, svolta dal medico legale Roberto Testi. La tesi è quella del 'delitto d'impeto'.

Secondo le indagini doveva 14 mila euro a Lamberti

Il corpo della vittima è stato trovato con numerosi segni di sevizie praticate con un taglierino e il volto completamente carbonizzato. Per l'identificazione infatti si è dovuto ricorrere ai tatuaggi. Nel locale, inoltre, sono stati trovati due bossoli calibro 7.65, un cutter con la lama spezzata e sporca di sangue, un flacone di alcol e un accendino. Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, Sapino doveva restituire al carrozziere 14 mila euro. L'indagato ha detto però che aveva saldato il debito da alcune settimane. Secondo la versione di Sapino, sarebbero stati tre sconosciuti ad aggredire e uccidere Lamberti. Il suo racconto, però, è giudicato inverosimile dagli inquirenti non solo alla luce degli indizi raccolti, ma anche per le modalità di svolgimento dei fatti. Sapino, peraltro, non avrebbe fornito elementi utili a sostegno della sua versione. Secondo quanto è stato riferito da ambienti investigativi, il 22 marzo, giorno dell'omicidio, l'uomo avrebbe mandato un messaggio a Lamberti chiedendogli se poteva incontrarlo.

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