Torino, sgombero Asilo: restano in carcere quattro anarchici

Piemonte
Un'immagine degli scontri. Foto di archivio

Davanti il Tribunale del riesame sono cadute le accuse nei confronti di altre due persone fermate durante i disordini scoppiati a seguito dello sgombero del centro sociale Asilo

Rimane in carcere, con l'accusa di possesso di armi da guerra, Niccolò Blasi, uno dei sei anarchici arrestati dalla Digos il 7 febbraio, durante lo sgombero del centro sociale Asilo in via Alessandria a Torino. A stabilirlo è stato il Tribunale del riesame. Sette grossi petardi e alcune 'cipolle' esplosive sono stati trovati dalla polizia nell'abitazione di Blasi durante una perquisizione effettuata il giorno dello sgombero.

La decisione del Tribunale

Il Tribunale del riesame ha fatto cadere l'accusa di associazione sovversiva nei confronti di tutti e sei e l'accusa di istigazione a delinquere per Blasi, che però attendeva l'esito di un secondo riesame. Lorenzo Salvato e Giada Volpacchio, senza più contestazioni a carico, sono stati scarcerati. Giuseppe De Salvatore, Antonio Rizzo e Silvia Ruggeri sono rimasti in cella con l'accusa di istigazione a delinquere. A Ruggeri è anche contestato un episodio specifico: l'aver collocato un ordigno incendiario nei pressi di un ufficio postale.

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