Torino, lingotti d'oro nel box: arrestati altri quattro imprenditori

Piemonte
Una foto dei lingotti d'oro sequestrati (ANSA)

Le indagini erano scattate dopo il rinvenimento di lingotti e denaro contante per 1,3 milioni di euro. I quattro imprenditori avevano costituito più di venti società fantasma. Sono stati arrestati mentre cercavano di fuggire all'estero

Quattro imprenditori sono stati arrestati dai carabinieri dopo il ritrovamento, lunedì 28 gennaio, di lingotti d'oro e denaro contante per un valore di 1,3 milioni di euro in un 'self storage' di Torino. I quattro arrestati sono Elio Miegge, 59 anni, Luca Vittorio Villata, 49 anni, Simone Giorgio Marietta, 40 anni, e Luca Pifferi, 50 anni. Le accuse sono associazione finalizzata a condotte di truffa, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, truffa per il percepimento di erogazioni pubbliche, frodi fiscali e intestazioni di beni fittizie. Dall'inchiesta, chiamata 'Operazione Avatar', è emerso che il gruppo criminale aveva costituito, in Italia e all'estero, più di venti società fantasma del settore energetico e consulting al fine di ottenere finanziamenti bancari per diversi milioni. I quattro imprenditori aprivano le società a partire da identità telematiche false. 

Bloccati mentre cercavano di fuggire all'estero

Gli imprenditori sono stati bloccati dai militari mentre cercavano di fuggire all'estero, dopo aver saputo che il loro deposito era stato scoperto: in quell'occasione era finito in manette, per ricettazione, un imprenditore italiano di 46 anni, affittuario del box. I militari li hanno fermati nel centro di Torino, davanti a un hotel di corso Vittorio, dove si erano dati appuntamento per lasciare la città, non lontano da uno dei loro uffici in cui gli investigatori hanno trovato alcuni rilevatori di microspie.  Durante le perquisizioni sono stati sequestrati documenti e undici lingotti in oro, per un totale di 99mila euro, e 49mila euro in contanti. Le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo continuano per individuare possibili complici. 

Torino: I più letti