Huawei, stop allo sviluppo delle reti 5G in Nuova Zelanda

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)

L'intelligence neozelandese ha individuato nello sviluppo della connessione 5G da parte dell'azienda cinese "un rischio significativo per la sicurezza delle reti". Il paese accoglie l'appello di Trump 

Un nuovo ostacolo per Huawei nella diffusione delle reti di telecomunicazioni 5G. Dopo il fermo stabilito lo scorso agosto in Australia, ora è l’intelligence della Nuova Zelanda a negare all’operatore mobile Spark, uno dei più grandi del paese, la possibilità di utilizzare dispositivi con connessione di quinta generazione prodotti dall’azienda cinese, bloccandone di fatto i lavori di sviluppo a causa di un "rischio significativo per la sicurezza delle reti”. A riportare la notizia è il New York Times.

Nuova Zelanda accoglie l’appello Usa

La Nuova Zelanda accoglie quindi l’appello lanciato da Donald Trump la scorsa settimana, che chiedeva di boicottare i dispositivi Huawei in quanto rischiosi per la cybersicurezza nazionale. "Gli Stati Uniti sostengono reti di telecomunicazioni sicure e libere da fornitori soggetti al controllo di un governo straniero o a un'influenza indebita", ha dichiarato l'ambasciata americana in Australia. “Esortiamo abitualmente alleati e amici a prendere in considerazione tali rischi e a esercitare una simile vigilanza nel garantire la sicurezza delle proprie reti di telecomunicazione", conclude la nota riportata dal quotidiano newyorkese.
Dal canto suo, l’azienda ha replicato con un comunicato nel quale si dice pronta a collaborare alle indagini dell’intelligence neozelandese: “Affronteremo attivamente qualsiasi problema e lavoreremo insieme per trovare una soluzione”. Huawei ha poi ribadito di essere una compagnia privata e non soggetta al controllo di Pechino.
Diversa invece la posizione della Papua Nuova Guinea, che ha confermato l’accordo con la società cinese sull’infrastruttura internet 5G, rifiutando una controfferta formulata congiuntamente da Australia, Stati Uniti e Giappone.

Trump ai suoi alleati: “Boicottate i dispositivi Huawei”

In questi giorni, il governo statunitense ha avviato una singolare campagna di sensibilizzazione rivolta ai più stretti paesi alleati, tra cui anche l’Italia, per persuadere le compagnie di telecomunicazione a boicottare i dispositivi Huawei. A preoccupare Trump sarebbero i rischi legati alla sicurezza nazionale, dovuti agli stretti rapporti che intercorrono tra Pechino e la multinazionale cinese, i cui prodotti sono visti come un potenziale pericolo per la cybersecurity in ambito militare e finanziario.

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