Twitter, arrivano le Stories: si chiamano Fleet e scompaiono dopo 24 ore

Tecnologia
Twitter (Getty Images)

Potranno essere consultati attraverso le classiche immagini profilo circolari con un contorno colorato. La nuova funzione è attualmente in fase di test in Brasile, ma in futuro potrebbe essere estesa anche in altri Paesi

Dopo essere approdate su Instagram, Facebook, Snapchat, Messenger e WhatsApp, le Stories si preparano ad arrivare non solo su LinkedIn ma anche su Twitter, dove avranno un nome diverso ma saranno del tutto simili alla celebre funzione che tre anni fa ha conquistato gli utenti di Instagram.
Come spiegato da Mo Al Adham, responsabile del prodotto, sul blog ufficiale del social network, la nuova funzione si chiama Fleet e proprio come le Stories consente agli utenti di pubblicare dei post che scompaiono dopo 24 ore.
I Fleet sono attualmente disponibili, in fase di test per una settimana, solo in Brasile, sia sull’app Android che iOS, e saranno distribuiti in altri Paesi solo nel caso in cui raccoglieranno pareri positivi.

Come funzionano i Fleet

Come le Stories, i Fleet possono essere consultati direttamente attraverso le immagini di profilo circolari degli utenti, che al momento della pubblicazione di un nuovo Fleet vengono attorniate da un contorno colorato.
È anche possibile interagire con i post visibili per un solo giorno, inviando all’autore della pubblicazione un messaggio di risposta o un’emoji visibile nei DM.
“I Fleet sono stati creati per condividere le vostre idee o riflessioni del momento. Questi post scompaiono dopo 24 ore e non hanno Retweet, tweet o commenti pubblici. In un primo sondaggio, le persone che hanno utilizzato i Fleet ci hanno confermato di sentirsi a proprio agio nel condividere i pensieri di tutti i giorni sapendo che verranno eliminati”, spiega Mo Al Adham sul blog del social network.

Altre funzioni simili alle Storie

Inoltre, “come i Tweet, i Fleet si basano principalmente sul testo, ma possono essere inclusi video, GIF o foto”, si legge sul blog, dove Adham spiega i motivi che hanno spinto l’azienda a testare la nuova funzione: “Su Twitter gli utenti parlano di argomenti di loro interesse. Alcune persone, tuttavia, hanno confessato di non sentirsi sicure nella pubblicazione dei Tweet perché sono pubblici e permanenti. Per questo vogliamo offrire agli utenti nuove modalità di interazione sulla piattaforma, con meno pressione e più controllo, oltre ai Tweet e ai Messaggi diretti”.  

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