PEGI, nuovi bollini per limitare acquisti involontari e microtransazioni

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Foto di archivio (Getty Images)

Lo scopo della Pan European Game Information è quello di avvisare i genitori della possibilità di spendere denaro reale all’interno dei giochi 

Esistono diversi videogiochi che mettono a disposizione degli utenti, oltre alle classiche modalità di gioco, anche la possibilità di acquistare oggetti utili a sbloccarne specifiche funzionalità. Accade, per esempio, su Fortnite, titolo di sopravvivenza e battaglia, o su FIFA, la simulazione di calcio più famosa insieme con Pro Evolution Soccer. In Fortinite è possibile acquistare costumi per i propri personaggi, mentre in FIFA le spese si concentrano soprattutto nella modalità Ultimate Team, dove i videogiocatori possono aggiungere calciatori sempre più forti (e costosi) alla propria rosa. Negli ultimi tempi, alcuni adolescenti sono incappati in spese esagerate, in certi casi anche accidentali, che hanno messo a repentaglio il conto in banca dei propri genitori.

Casi di perdite involontarie

Nello scorso dicembre, per esempio, come riportato da Metro, un ragazzo inglese ha sperperato l'intero stipendio della madre giocando a FIFA 18 e utilizzando la carta di credito del genitore, che era associata all’account PlayStation. Secondo la donna, il figlio 14enne non era stato sufficientemente informato dal gioco di stare spendendo denaro reale. In aprile, invece, la madre di un altro adolescente britannico aveva denunciato al The Sun come il figlio avesse speso, per errore, 52 sterline giocando a Fortnite.

L’introduzione di un bollino per fare fronte al problema

Per cercare di contenere questo fenomeno dilagante, PEGI (Pan European Game Information), il metodo di classificazione valido su quasi tutto il territorio europeo per catalogare i videogiochi per età e contenuto, ha deciso di introdurre un bollino che segnali ai genitori la presenza di microtransazioni all’interno del gioco. "Per un genitore che non ha completa familiarità con il panorama videoludico vedere questa semplice e chiara icona sulla confezione di un videogioco che sta pensando di acquistare dovrebbe attivare l'intuizione di dover controllare il gameplay una volta che il gioco viene consegnato a un bambino. Si tratta di una informazione basilare ma è questo ciò di cui a volte sentono la mancanza i genitori", afferma il boss di PEGI, Simon Little. Secondo le ultime indiscrezioni, il nuovo badge dovrebbe essere introdotto a partire dal prossimo Natale, il periodo dell’anno in cui viene venduto il maggior numero di copie. 

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