Moto e intelligenza artificiale, viaggio nella tecnologia del Ducati-Lenovo Team
NOWÈ una MotoGp sempre più tecnologica: da una parte abbiamo i piloti che devono spingere al massimo per vincere, dall'altra ci sono gli ingegneri che devono elaborare i dati nel più breve tempo possibile per impostare le strategie di gara. Siamo stati sul circuito del Mugello in occasione del Gran Premio d'Italia della MotoGP per capire quanta tecnologia e passione c'è per creare la moto più forte del mondo
Abbiamo fatto un viaggio dietro le quinte del Ducati-Lenovo Team, dove il meglio della tecnologia è al servizio per creare la migliore moto del mondo. Sarà per questo che dal 2018 l'azienda di Borgo Panigale ha scelto come partner Lenovo, per portare le sue desmo sedici ai vertici della MotoGp.
Alessandro de Bartolo, Country General Manager, ISG Lenovo Italia
"Per Lenovo è una bella sfida, molto stimolante. Ducati è un'eccellenza che lavora con velocità per raggiungere alte prestazioni. Sono le caratteristiche che contraddistinguono anche l'operato di Lenovo ovviamente in due ambiti diversi ma la tecnologia li accomuna. Noi impariamo molto dalle sfide che Ducati ci pone e grazie a questo affiniamo la nostra capacità di fornire soluzioni che poi contribuiscono a rendere Ducati vincente nel motorsport".
La tecnologia Lenovo al servizio delle moto Ducati
Durante la MotoGp ogni moto ha 50 sensori che in un solo weekend di gara raccolgono 100 GB di dati. Informazioni che in pochissimo tempo devono essere elaborate. Si tratta di dati su velocità, trazione e temperatura, che se studiati bene, permettono di avere un piccolo vantaggio sugli avversari. Per far questo Lenovo ha introdotto l'infrastruttura iperconvergente Think Agile. Una piattaforma flessibile e potente che grazie anche ai server Edge ThinkSystem SE350, è in grado di elaborare mole di dati in tempi veloci e in ambienti difficli, ad esempio i box. Importanti anche le workstation mobili ThinkPad1 che permettono scambi dati tra box e pista prima della partenza. E per analisi più complesse, entra in campo il Remote Garage, che fisicamente si trova nella sede Ducati di Borgo Panigale. In questo piccolo mondo si fanno anche le simulazioni aerodinamiche e fluidodinamiche con la tecnlogia high performance computing.
L'intelligenza artificiale che piace anche ai piloti. David Attisano, Responsabile Analisi Dati, Racing e R&D, Ducati Corse
"Man mano che le tecnologie avanzano avere a disposizione l'intelligenza artificiale ti permette di fare quel piccolo step che alla fine fa la differenza. Se guardiamo le qualifiche o gli ultimi gran premi la differenza tra il primo e il quarto posto è di 1-2 decimi sul giro. Quindi se riesci a fare quella piccola differenza poi dopo è decisiva. Secondo noi investire su questo ambito ti dà la possibilità di avere quel piccolo vantaggio in più rispetto agli altri. Meglio primeggiare rispetto a dover rincorrere. L'intelligenza artificiale è un'opportunità e noi cerchiamo di sfruttarla al massimo".
Il robot del Ducati-Lenovo Team
C'è anche un robot realizzato da Ducati utilizzando la workstation ultracompatta ThinkStation P360 Ultra di Lenovo. Che presto scenderà in pista. È frutto di una tesi di laurea di Andrea Gorfer, oggi MotoGP Electronics & Electronic Systems Designer di Ducati Corse. NTB-01, così si chiama il robot, ha ben 15 sensori inerziali e ottici e il sistema LiDAR per la scansione tridimensionale a 360°. Si tratta di un device a guida autonoma che segue la ricognizione che il pilota effettua a piedi in pista. Registra la traiettoria ideale ed in grado di realizzare una copia digitale del circuito e con precisione la posizione del cordolo in curva.
Luigi Dall'Igna, General Manager Ducati Corse
"Da quest'anno dobbiamo usare il 40% di benzina derivata da prodotti non fossile per cui abbiamo fatto un passo avanti dal punto di vista della sostenibilità e nel 2027 completeremo il percorso perchè poi avremo l'obbligo di usare benzina completamente non fossile. Il motore è un insieme di cose complicatissime che si muovono a velocità incredibili per cui forse metterei il motore come oggetto più tecnologico in assoluto".