Qualcomm presenta il nuovo Snapdragon 8 Elite: “Ecco la CPU mobile più veloce al mondo”
NOWLa piattaforma promette di far entrare i dispositivi mobili in una nuova era, fatta di consumi ridotti, potenza e soprattutto di intelligenza artificiale generata direttamente in locale, nel massimo rispetto della privacy. Abbiamo partecipato alla presentazione mondiale
(l’inviato a Maui, Isole Hawaii)
È la prima piattaforma mobile di Snapdragon realizzata con la nuova CPU Qualcomm Orion, che promette di proiettare i dispositivi in una nuova era di intelligenza artificiale. L’annuale conferenza di Qualcomm alle Isole Hawaii - uno degli appuntamenti mondiali più importanti nel campo dell’informatica - porta con sé la nuova CPU Snapdragon 8 Elite, ideata per sfruttare tutte le potenzialità dei dispositivi attuali, per massimizzare la privacy dell’utente e, ovviamente, gestire in maniera sempre più efficace i software di intelligenza artificiale.
Di cosa si tratta e perché rende possibile cambiare le regole del gioco
Snapdragon 8 Elite è il più potente e veloce system-on-a-chip al mondo. Per chi fosse al digiuno di informatica e si stesse chiedendo di cosa stiamo parlando, proviamo a semplificare: Qualcomm - una delle più importanti aziende al mondo nel campo dei processori - ha presentato la sua nuova piattaforma che permetterà ai dispositivi, soprattutto quelli portatili, di essere più veloci, di consumare meno (e quindi avere una batteria che dura di più), di rispettare maggiormente la privacy dei propri utenti. Questo grazie alla seconda generazione della CPU (il “cuore pulsante”) Oryon di Qualcomm, che insieme alla GPU Adreno (il chip che gestisce la grafica) e alla NPU Hexagon (l’unità “neurale” che sovrintende i compiti di IA) riesce a garantire importanti passi in avanti nei campi della grafica, della fotografia, della capacità computazionale. L’insieme di tutti questi elementi permette anche di trasformare l’esperienza che gli utenti hanno quando utilizzano software di intelligenza artificiale generativa. "Qualcomm sta cambiando e si sta evolvendo proprio grazie all'IA - ha spiegato dal palco Cristiano Amon, presidente e Ceo di Qualcomm Inc. - e grazie alla comprensione del linguaggio umano i computer sono in grado adesso di comunicare come fanno gli umani e il nostro rapporto con la tecnologia sta cambiando di nuovo". Tra gli esempi mostrati dal palco durante la presentazione: scattando una foto al conto al ristorante, l'assistente vocale potrà dirci quanto deve pagare ogni commensale. Ancora: scattando una foto a una bolletta automaticamente lo smartphone la pagherà.
Come cambierà l’IA sui nostri dispositivi
Qualcomm parla di IA multi-modale, intendendo che i dispositivi adesso saranno in grado di riconoscere - capendone il contesto - testi, voce, immagini e video. E non stiamo parlando soltanto di smartphone e tablet top di gamma, ma anche di pc, come dimostra l’interesse suscitato dal lancio della piattaforma, quest’anno, anche per i laptop (vedi le nostre recensioni di Surface Laptop, VivoBook S15 di Asus e Galaxy Book4 Edge di Samsung - altre sono in arrivo). Il merito è tutto della Neural Processing Unit Hexagon: si calcola che le performance siano migliori del 45% nelle applicazioni di intelligenza artificiale e computer vision, permettendo all’utente di “dare in pasto” all’IA testi, foto, video e audio sempre più lunghi.
Cosa c’è “dentro”
Oltre quaranta i nuovi componenti che offriranno miglioramenti in tutti i campi, dalla connettività all’audio, dalla gestione energetica alla sicurezza, il tutto con una soluzione unica. Partiamo a proprio dal cuore della nuova piattaforma presentata da Qualcomm, che è la CPU Oryon di seconda generazione: vanta una micro-architettura ridisegnata, è più efficiente rispetto al modello precedente del 46 per cento e permette di ottimizzare ogni aspetto. Solo per fare qualche esempio, può prevedere ciò che l’utente sta per fare, preparando così il processore e rendendo il sistema sempre più “scattante”. A partire dalle connessioni 5G e Wi-Fi 7, più veloci e con meno latenza.
A proposito di giochi
La nuova piattaforma mobile di Qualcomm strizza l’occhio anche ai gamer, con un miglioramento - ci spiegano - del 40 per cento delle performance rispetto alla versione precedente e con un’estensione di due ore della durata della batteria. Il nuovo chip grafico Adreno, in particolare, riesce a gestire fino a 9.000 differenti oggetti sullo schermo, migliora la qualità del rendering richiedendo meno energia, garantisce un frame rate più alto e migliora ancora di più il ray tracing (la soluzione per gestire luci e ombre). E per la prima volta su questa piattaforma arriva il nuovo Unreal Engine 5 “Nanite”, un sistema che promette un miglioramento della complessità geometrica, con i giochi che sembreranno quasi dei film o dei video girati nella realtà.
Una rivoluzione anche per foto e video
Parliamo ora delle novità che riguardano la fotocamera, anche qui sono moltissime e nell’ottica del rispetto della privacy. Come? È presto detto: il nuovo chip riesce ad analizzare e a “capire” quello che stiamo inquadrando, senza inviare dati a server esterni. Avanzamenti importanti si registrano anche nel campo del miglioramento di foto e video: sarà sempre più facile prendere una foto e allargarne i bordi, facendo generare all’IA tutto quello che non abbiamo mai fotografato; si potranno avere risoluzioni foto-video sempre più alte mentre sarà più facile anche per il sistema identificare i singoli oggetti all’interno di una foto. Il merito è (anche) del nuovo ISP, il processore del segnale video, che è stato ribattezzato AI ISP e, lavorando a stretto contatto con la Exagon NPU, può migliorare da solo la messa a fuoco, il bianciamento del bianco, l’esposizione, con una connessione “fulminea” alla memoria (“Hexagon Direct Link”). Ma la vera novità - a nostro avviso - è l’arrivo direttamente sui dispositivi di ciò che prima poteva essere elaborato solo sul cloud, grazie a una collezione di algoritmi (Insight AI) disegnati per migliorare la fotografia di tutti i giorni o - solo per fare un esempio - la luce all’interno di una call. Infine, molto apprezzato, arriva Video Object Eraser: così come si fa già per le foto, la possibilità di eliminare oggetti o persone all’interno dei video: una funzionalità molto complessa che richiede una grande capacità di calcolo.