Al Louvre le opere dell'Antico Egitto in realtà aumentata

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Chiara Piotto, Parigi

Grazie al progetto "Egypt Augmented" nato dalla collaborazione tra il team di AR di Snapchat e i curatori del grande museo parigino, tutti i visitatori potranno vedere alcuni reperti come erano migliaia di anni fa, con tutti i colori e le parti originali

Quante volte avete sognato di poter guardare i reperti archeologici con occhi diversi, grazie alla realtà aumentata? Vedere tombe, templi e bassorilievi così come erano quando sono stati creati, con tutti i colori e nessuna parte mancante o danneggiata? Al Louvre è diventato possibile. "Egypt Augmented" è un progetto nato dalla collaborazione tra il grande museo parigino e lo studio di Realtà Aumentata di Snapchat, aperto tre anni fa proprio nella capitale francese per sviluppare l'AR nei settori della cultura, dell'intrattenimento e dell'istruzione. 

Il progetto "Egypt Augmented"

E in effetti il risultato è un mix perfetto dei due mondi: l'accuratezza storica fornita dai curatori del Louvre e la resa tecnologica intuitiva della app diventata celebre per i suoi filtri, Snapchat. Per il momento sono soltanto tre le opere "aumentate": il Naos di Amasis, la Sala degli Antenati e lo Zodiaco di Dendera. Vicino a ciascuno è stato posto un QR Code da inquadrare con la fotocamera dello smartphone o con l'applicazione Snapchat per navigare all'interno della ricostruzione, in modo fluido e iper realistico. 

L'obelisco egizio arriva al Louvre

C'è anche un'altra sorpresa: nella celebre "Cour carrée" del museo è stato posizionato - grazie all'AR - l'obelisco egizio che si trova invece in piazza della Concordia a Parigi. Già, perché non tutti sanno che entrambi gli obelischi che si trovavano di fronte al Tempio di Luxor furono offerti in dono dall'Egitto alla Francia dopo che l'archeologo Jean-François Champollion riuscì, nel 1822, a decifrare i geroglifici egiziani grazie alla Stele di Rosetta. Il trasporto del primo enorme obelisco fu così complicato da far rinunciare la Francia alla spedizione del secondo. E, anche se fu poi eretto in mezzo a piazza della Concordia, il disegno originario era che la colonna fosse posta davanti a un monumento, proprio come il Louvre. Là dove oggi potete vederla grazie al QR Code vicino alla fontana. 

I filtri delle maschere egizie su Snapchat

Infine, se non avete modo di fare un viaggio a Parigi ma siete appassionati di Antico Egitto, potrete approfittare delle ricostruzioni in 3D realizzate come filtro per Snapchat. Si tratta di ricostruzioni fedeli al 100% di alcune maschere funerarie presenti nella collezione del Louvre. Per attivarle basta selezionare la Lente "Egypt Augmented - The Masks" disponibile nel carosello delle Lenti. Buon viaggio nel tempo!

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