VivaTech 2022, a Parigi tutte le novità del settore beauty-tech

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Chiara Piotto, Parigi

Dalla mobilità al beauty, tutti i settori del quotidiano vengono ridisegnati da startup e grandi aziende attive nel mondo per sviluppare le nuove tecnologie del futuro. Abbiamo fatto un giro alla sesta edizione, che ha richiamato oltre 90mila visitatori

Robot a quattro zampe, serre spaziali e taxi volanti, ma anche i più recenti software di cybersicurezza e le grandi novità della Difesa e dell’Energia. Il padiglione del Paris Expo, periferia sud-ovest della capitale, rimbomba di luci. VivaTech, uno dei più importanti evento tech che richiama startup da tutto il mondo, torna finalmente in presenza - nel cuore d’Europa - dopo gli anni della pandemia. Un appuntamento che ha richiamato dal 14 al 17 giugno oltre 2.000 espositori da 30 Paesi e 91mila visitatori.

Gli spazi del futuro, dal cielo al metaverso

L’ampio spazio è suddiviso in settori: all’interno del “robot park” apprezziamo le invenzioni più scenografiche e divertenti, nell’area trasporti vediamo da vicino Volocity, il taxi-drone che dovrebbe sfrecciare su Parigi già prima delle Olimpiadi 2024 e che dovrebbe collegare anche gli aeroporti di Roma e Milano, nello spazio Meta si creano lunghe file per sperimentare il metaverso - ludico o smart working - annunciato al mondo da Zuckerberg. Qualche metro più in là l’azienda francese Interstellar Lab costruisce serre sostenibili capaci di crescere piante rare sulla Terra ma progettate per resistere un domani sul suolo lunare e marziano. Anche l’Italia è presente al VivaTech, con startup dedicate ai settori più diversi, da Futuredata, mirata a rendere gli apparecchi elettrici ed elettronici più sostenibili, a Footure Lab per la produzione di sports data di alta qualità.

Il futuro del Beauty Tech

A fianco ai desk della realtà virtuale scopriamo lo spazio L’Oréal, dove è possibile testare il futuro del Beauty Tech. Dal rossetto personalizzabile grazie alla realtà aumentata al casco capace di suggerire il profumo adatto in base alle emozioni, bellezza e sostenibilità si uniscono. “Se tecnologia e scienza si incontrano possiamo fare magie - ci racconta Guive Balooch, L’Oréal Head of Tech Incubator - una delle nostre ultime innovazioni ad esempio, il Gjosa Water Saver, consente di ridurre del 61% la quantità d’acqua utilizzata nei saloni. Unendo tutte le nuove tecnologie che conosciamo oggi potremo raggiungere risultati mai visti in termini di ridotto impatto ambientale e servizi offerti ai nostri clienti”.

La Francia degli unicorni

Dai cittadini alle amministrazioni pubbliche, VivaTech apre uno scorcio sul domani che (probabilmente) ci apparterrà. Mondi alternativi che consentono di immaginare e toccare un mondo più green, più divertente, più sicuro. La Francia è diventata un modello grazie all’incubatore pubblico di startup “La French Tech”. Un ecosistema tra i più virtuosi in Europa che è cresciuto fortemente durante la pandemia e che ora punta, in primis, sulle nuove tecnologie energetiche per sviluppare reattori nucleari più piccoli. Gli unicorni, le startup valutate oltre un miliardo, sono ben 27 oggi (in Italia sono tre) ma l’obiettivo del presidente Macron, che ha trovato il tempo di fare un intervento al VivaTech, è di arrivare a 100 entro il 2030 grazie agli investimenti pubblici (30 miliardi in cinque anni) e a quelli stranieri attratti a un ritmo crescente.

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