Mindvalley: ecco come ripensiamo il sistema dell'istruzione online

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Damiano Crognali, Giordania

Abbiamo partecipato all'A-Fest, il ritrovo degli studenti e della community di Mindvalley, una delle app e delle piattaforme di formazione online più usate al mondo. Il fondatore: "La potenza cerebrale collettiva di tutti i membri, collegati tra loro, crea una conoscenza collettiva che può migliorare il mondo"

Sul Mar Morto in Giordania, paese che ha eliminato tutte le limitazioni ai viaggi dovute al Covid, è tornato a svolgersi in presenza dal vivo l’A-Fest, il ritrovo degli studenti e della community di Mindvalley, una delle app e delle piattaforme di formazione online più usate al mondo. Founder di Mindvalley è Vishen Lakhiani, un imprenditore malese che ha fondato la società tra il 2002 e 2003 negli Stati Uniti per vendere corsi di meditazione e crescita personale, che oggi è diventata molto di più.

“Non siamo un sito di formazione, non siamo un social network. Mindvalley è la ‘confluenza’ delle tecnologie più avanzate del pianeta che servono per l’educazione e la trasformazione personale”, ci spiega Lakhiani, che per rendere il suo prodotto più originale e inattaccabile dalla concorrenza investe ogni giorno in nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale a sistemi software complessi, per fare di questa app, Mindvalley, un luogo dove è possibile studiare, partecipare ad eventi di formazione dal vivo in luoghi esotici del mondo e perfino trovare l’anima gemella.

Studiare in MindValley, il nuovo standard dell’alta formazione

Cominciamo dalla formazione. “Il sistema dell’educazione oggigiorno è completamente superato, non puoi pensare di mandare un diciottenne all’università per quattro anni, spendere decine di miliaia di euro per farlo studiare e sperare che abbia delle probabilità di successo nella vita. La laurea non garantisce più nulla” dice Lakhiani che con Mindvalley ha scommesso invece sul passaggio da una educazione concentrata in 4-5 anni di università, ad una formazione permanente e trasversale, sia tra le fasce d’età, che nelle materie. “Gli studenti devono essere connessi con tutte le età e non si possono apprendere solo le più comuni discipline accademiche, utili alla nostra carriera professionale, ma bisogna anche studiare come costruire la fiducia in se stessi o come avere migliori relazioni con gli altri”. All’interno di Mindvalley si trovano corsi per migliorare la propria forma fisica, come essere dei migliori genitori, corsi di spiritualià e perfino su come dormire meglio, accanto a materie più tradizionali come creare un business plan per un progetto o moduli di economia. “Questa è la formazione che fa Mindvalley e la facciamo meglio di chiunque altro sul pianeta, perché abbiamo i più importanti docenti, vere e proprie leggende viventi che insegnano con noi. E oltre 80 ingegneri che lavorano dietro le quinte per offrire una piattaforma che oggi è in grado di dare una formazione migliore del 97% delle università della Terra, ad un costo cento volte inferiore di una università americana”, sottolinea Lakhiani. Il costo per iscriversi a Mindvalley è meno di 400 euro l’anno. L’algoritmo della piattaforma aiuta ad individuare tra centinaia di corsi e percorsi didattici quelli più congeniali alle nostre attitudini. E all’interno di Mindvalley c’è una area community dove interagire con gli altri studenti e gli insegnanti, anche incontrarsi dal vivo quando si viaggia in qualche località del mondo. E poi c’è l’A-Fest.

Vishen Lakhiani, founder di Mindvalley
Vishen Lakhiani, founder di Mindvalley

A-Fest, gli incontri dal vivo nei luoghi più stravaganti del pianeta

I membri di Mindvalley si incontrano in appuntamenti dal vivo come l’A-fest. “L'A-fest è l'apice dell’esperienza di Mindvalley - dice Lakhiani - è un evento di networking dove si incontrano persone straordinarie”. Centinaia degli studenti di Mindvalley in giro per il mondo, da chi si è appena affacciato alla vita lavorativa agli amministratori delegati di importanti multinazionali, si riuniscono tutti insieme in splendide località intorno al mondo, dalla Costa Rica a Bali, per creare legami e nuove connessioni. “Li riuniamo perché possano aiutarsi a vicenda a crescere e a capire come avere un impatto sul mondo”, dice Lakhiani, che a distanza di quasi tre anni dall’ultimo A-Fest in presenza in Portogallo, è tornato a riunire la community di Mindvalley questa volta in una località senza nome sul Mar Morto in Giordania, durante la quale accanto a corsi su come sconfiggere i segni dell’invecchiamento e restare in forma, e seminari di respirazione e rebirthing o sessioni di danza bio-energetica, ha portato i membri dell’evento in feste ai limiti dell’immaginazione umana. Dalla serata delle mille e una notte organizzata in un accampamento beduino nel deserto, al party di gala tenuto nel giardino un castello da sogno in una oasi nel nulla, tra fontane in cui nuotavano trote e piante mai viste prima. “L’A-Fest è nato perché quando ci si concentra sulla propria crescita personale o professionale spesso ci si sente soli, almeno questa era la mia sensazione quando ho spostato Mindvalley dagli Stati Uniti in Malesia, dove i talenti vanno altrove a fare impresa - ci racconta Lakhiani -. A rendere l’esperienza dell’A-Fest straordinaria non è stata l’educazione, ma i legami umani. Dal primo in Costa Rica, tra il 2008 e il 2009, ad oggi, questo evento è decollato. Uno dei migliori in assoluto lo abbiamo fatto in Italia, in Sardegna. Il tema era allora la longevità. E abbiamo scelto la Sardegna perché è considerata una zona blu, una di quelle terre del mondo in cui la maggior parte delle persone vivono oltre i 100 anni. Vi abbiamo portato i più grandi esperti di longevità e biohacking del pianeta. E sapete che cosa abbiamo scoperto dagli studi su queste ‘zone blu’? Che a far sì che le persone vivano più a lungo, e felici, sono la qualità delle nostre connessioni sociali”, conclude Lakhiani che forte di questo dato, ha annunciato il nuovo step di Mindvalley.

Il futuro dell’Ed-Tech

All’A-Fest in Giordania è stato lanciato il prototipo della nuova intelligenza artificiale di ‘abbinamento umano’ che Mindvalley sta costruendo: un sistema a metà fra un social network e una intelligenza artificiale gentile. Mindvalley già permette agli studenti di individuare i corsi migliori per la loro formazione, grazie ad un evoluto algoritmo. Adesso si va oltre. “Ci sono persone che condividono valori, altre che hanno missioni e ideali simili nella vita. Stiamo provando a trasformare il pianeta in un enorme Campus distribuito, proprio come quello delle Università, dove gli studenti possano riunirsi con le persone con cui è più probabile che diventeranno amici - dice ancora Lakhiani -. Tra due o tre anni, riusciremo a portare questa intelligenza artificiale ad un livello tale da prevedere addirittura con chi è più probabile avere un legame sentimentale. La nostra Intelligenza Artificiale potrà aiutare a trovare il posto di lavoro più giusto per ogni persona e capire quali sono le aziende in cui possiamo inserirci con più profitto”.

Lakhiani ci dice che Mindvalley sta costuendo il prossimo futuro dell’Ed-Tech, termine che sta per tecnologia dell’educazione, progettando un ecosistema in grado di sostituire l'intero sistema globale di istruzione universitaria, al cui interno ci saranno quei cervelli che saranno in grado di trovare le soluzioni ai grandi problemi dell’umanità, dall’obesità al diabete, all’aumentare la produttività degli Stati con settimane lavorative di 4 giorni, e altro ancora. Pperché secondo Lakhiani “è la potenza cerebrale collettiva di tutti i membri, collegati tra loro, che crea una conoscenza collettiva che può migliorare il mondo”.

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