Numworks, la calcolatrice che rivoluziona la matematica

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Beatrice Barbato

Semplice, intuitiva e pensata per rendere la matematica più accessibile a chi soffre di discalculia o ha difficoltà di apprendimento, Numworks può essere migliorata da professori e alunni grazie alla sua filosofia collaborativa

Si chiama Numworks e promette di rivoluzionare il mondo della matematica. Si tratta della nuova calcolatrice grafica pensata dall’omonima azienda francese per essere un valido strumento di lavoro nelle mani di professionisti e di studenti di scuola superiore. Non a caso il Miur l’ha inserita nell’elenco dei dispositivi ammessi per la maturità. Dimentichiamoci pure le classiche e spesso troppo complicate calcolatrici scientifiche: Numworks ha uno schermo a colori più grande e icone che consentono una navigazione più intuitiva. Calcoli semplici o tra matrici, funzioni o probabilità, nulla apparirà impossibile, neppure realizzare grafici e tabelle. È leggera, dotata di una connessione USB e di batteria ricaricabile integrata, che assicura un’autonomia di 20 ore di utilizzo circa.

Una calcolatrice dalla filosofia collaborativa

Pensata per rendere la matematica più accessibile a chi soffre di discalculia o ha difficoltà di apprendimento, Numworks è anche la prima calcolatrice a sviluppare il linguaggio di programmazione Python, che permette agli alunni di muovere i primi passi nell’informatica di classe. E proprio a studenti e professori spetta l’ultima parola - o forse l’ultimo calcolo. Grazie alla licenza Creative Commons, su cui è costruita, professori e studenti possono proporre e segnalare nuove funzioni: basta accedere al codice gratuitamente per apportarvi modifiche o per condividere eventuali miglioramenti con il resto della community.

Per amore della matematica

“In un periodo così delicato e particolare come quello che il settore dell’istruzione sta attraversando – ha spiegato il fondatore e CEO di NumWorks, Romain Goyet - pensiamo che la nostra calcolatrice possa fornire un supporto concreto a insegnanti e studenti nell'insegnamento e nell’apprendimento della matematica, aiutandoli così a eccellere in questa materia estremamente affascinante”. Perché se è vero che numeri e formule non cambiano, non è detto che la matematica debba restare indietro. E non è mai stata più chiara di così.

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