L’obiettivo del progetto di ricerca di Google è portare la rete ad alta velocità nelle zone rurali o disastrate non raggiunte dal segnale cellulare
Portare la rete Internet ad alta velocità nelle zone più remote della terra o in quelle in cui le infrastrutture sono state danneggiate a causa di disastri naturali: è l’obiettivo del progetto di ricerca e sviluppo “Loon” di Google X. Un progetto che usa palloni aerostatici ad altezze elevate per creare una rete aerea senza fili.
I palloni in arrivo in Kenya
I palloni, delle dimensioni di un campo da tennis, dopo essere stati utilizzati con successo in Perù e a Porto Rico in occasione di disastri naturali, raggiungeranno nelle prossime settimane il Kenya. Spiegano i ricercatori del progetto che “Loon” ha “preso in prestito” i componenti essenziali di un classico ripetitore di segnale e li ha totalmente ricostruiti affinché diventassero leggeri ma soprattutto indistruttibili (nella stratosfera i venti possono soffiare anche a più di 100 chilometri all’ora e le temperature possono scendere anche a -90 gradi). A bordo è presente anche un paracadute, che serve al pallone per atterrare in tutta sicurezza.
Un concentrato di innovazione
I palloni di “Loon” sono un concentrato di innovazione nell’ambito della scienza dei materiali, dell’aviazione, dell’intelligenza artificiale. I palloni sono composti di fogli di polietilene e sono progettati per poter rimanere in aria oltre 100 giorni. L’alimentazione è garantita da pannelli solari e una batteria ad alta capacità che permette il volo anche in orari notturni o in caso di forte nuvolosità. Il sistema, però non potrebbe funzionare ai poli o nelle zone dove non c’è luce per lunghi periodi. Inoltre in momenti di forte vento la connessione risulta instabile.
Come funziona il servizio
Il sistema è progettato in modo tale che antenne poste sul pallone possano ricevere il segnale proveniente dalle stazioni base e reindirizzarlo a terar, nelle aree dove il segnale è assente. Gli utenti, per usufruire del servizio, hanno bisogno solo di normali smartphone, capaci di collegarsi alle reti LTE.