La startup siciliana si è imposta sul mercato con un brevetto che promette di rivoluzionare il tessile made in Italy
L’idea
A Catania esiste una realtà unica nel suo genere nata dalla volontà e dalla passione delle sue fondatrici Adriana Santanocito ed Enrica Arena che hanno dato vita a Orange Fiber, l’azienda nata nel 2014 che ha brevettato un metodo eco sostenibile per estrarre cellulosa dal sottoprodotto dell’industria di trasformazione agrumicola, per creare dei filati e poi dei tessuti eleganti, innovativi e poco inquinanti. Nel 2015 hanno inaugurato il primo impianto pilota per l’estrazione della cellulosa da agrumi.
La ricerca del Politecnico e le prime collezioni
Lo studio di fattibilità è stato portato avanti dal Dipartimento di Chimica del Politecnico di Milano, dalla prof. Elena Vismara e dai suoi ricercatori. I risultati sono stati davvero ottimi tanto da trasformare la ricerca in un brevetto. Dal brevetto alla prima collezione il passo è stato breve la casa di moda Ferragamo, infatti, nel 2017 ha dato vita alla Ferragamo Orange Fiber Collection a cui sono seguiti la Conscious Exclusive 2019, la collezione premium di H&M realizzata solo con materiali riciclati e sostenibili e il lancio della capsule collection della casa di moda napoletana E. Marinella presentata in anteprima a Pitti Uomo quest’anno e in produzione nel 2020.
L’Equity crowfunding
Orange Fiber si trova ad affrontare una nuova fase che prevede l’aumento della capacità produttiva e l’ottimizzazione del processo di produzione industriale così Adriana ed Enrica decidono di lanciare ad aprile la loro campagna di equity crowfunding sulla piattaforma crowdfundme.it.
La raccolta fondi non ha disatteso le aspettative: tanti gli investitori che hanno deciso di scommettere in Orange fiber. La campagna ha raggiunto l’obiettivo massimo dei 650 mila euro, soldi che saranno impiegati per la realizzazione di un impianto in Sicilia per aumentare la capacità produttiva e soddisfare la crescente domanda del sistema moda Italia che sempre di più strizza l'occhio alla sostenibilità.