Coronavirus, attacco hacker agli ospedali spagnoli

Tecnologia

La polizia nazionale spagnola ha rilevato il tentativo di bloccare i computer degli ospedali del Paese, attraverso l’invio di messaggi di posta elettronica che contenevano presunte informazioni importanti su Covid-19. Ma si trattava di un malware

La situazione in Spagna, per quanto riguarda l’emergenza coronavirus, ha registrato un bilancio provvisorio di oltre 33mila contagiati e oltre 2mila decessi, di cui 462 solo nelle ultime 24 ore. A complicare la situazione, come riporta l’edizione online di El Pais, è stato l’allarme lanciato dalla polizia nazionale spagnola che ha rilevato "l'invio massiccio di e-mail al personale sanitario che contengono un virus informatico pericoloso che mira ad attaccare tutto il sistema computerizzato degli ospedali".

Un malware pericoloso

La segnalazione è avvenuta domenica, quando gli esperti informatici spagnoli hanno rilevato il tentativo di bloccare i computer negli ospedali del Paese, proprio attraverso l’invio di messaggi di posta elettronica che sostenevano di contenere informazioni importanti su Covid-19, diretti al personale sanitario e contenenti un malware definito "molto pericoloso e dannoso e che potrebbe far saltare tutto il sistema informatico degli ospedali". Il vicedirettore operativo della polizia, Josè Angel Gonzalez, durante la conferenza stampa quotidiana del comitato tecnico che tiene traccia della pandemia in Spagna, ha sollecitato gli operatori sanitari a non aprire e-mail sospette per evitare possibili danni.

Le conseguenze di un attacco simile

La minaccia informatica, si legge ancora nell’articolo di El Pais, è un virus informatico del tipo ransomware chiamato in gergo “netwalker” che agisce bloccando tutti i file sul computer e richiede un codice specifico per sbloccarli. La sua caratteristica principale è quella di introdursi nel sistema informatico in modo che l'antivirus non sia in grado di rilevarlo ed eliminarlo. “Le conseguenze di un riuscito attacco ransomware potrebbero disabilitare i sistemi informatici di un qualsiasi centro ospedaliero, con esiti devastanti", hanno detto fonti del Ministero degli Interni.

Tentativi di truffe anche ai cittadini

Gli ospedali e i centri medici non sono però le uniche vittime dei criminali informatici, che stanno sfruttando la situazione creata dalla pandemia di Covid-19. Lo stesso González ha anche avvertito di altre e-mail inviate alla popolazione che hanno lo scopo di "infettare il computer e avere accesso a tutte le nostre password e informazioni personali". Gli ultimi rapporti del National Center for Infrastructure Protection and Cybersecurity, tra l’altro, segnalano una quindicina di truffe informatiche che sfruttando il tema coronavirus, cercherebbero di perpetrare truffe via internet. In esse sono stati utilizzati software dannosi, diffusi tramite applicazioni e siti web che attirano le ignare vittime con informazioni per identificare i sintomi o per mostrare le mappe della pandemia. Il loro obiettivo è estorcere dati sensibili, ma gli esperti sottolineano anche il pericolo di offrire false diagnosi legate alla malattia.

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