Usa 2020, Facebook introdurrà regole più severe per gli spot politici
TecnologiaPrima di poter acquistare uno spazio promozionale sulla piattaforma gli utenti dovranno verificare la propria identità per ottenere la classificazione di “organizzazione convalidata”
In vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2020, Facebook ha annunciato l’introduzione di regole più severe sugli spot elettorali. Una scelta volta a impedire a chiunque di sfruttare in modo illecito il social network, come avvenuto nel 2016 con le interferenze russe nella campagna elettorale Usa. Presto, prima di poter acquistare uno spazio promozionale sulla piattaforma gli utenti dovranno verificare la propria identità per ottenere la classificazione di “organizzazione convalidata”, fornendo dati come l’indirizzo di residenza, il numero di telefono, l’indirizzo email e un link al sito aziendale. La nuova regola sarà applicata anche a Instagram. Una volta che questi cambiamenti saranno introdotti, gli autori degli spot elettorali non potranno più nascondere la propria identità o fingere di essere qualcun altro.
Le nuove regole
“Anche se imperfetto, il processo di verifica dell’identità ci aiuterà a confermare la legittimità di un’organizzazione e a fornire agli utenti maggiori informazioni sugli autori delle inserzioni che visualizzano sulla piattaforma", spiegano Katie Harbath, public policy director di Facebook, e Sarah Schiff, product manager del social. “In passato, alcuni inserzionisti hanno provato a inserire delle informazioni fuorvianti sulla propria identità negli spot elettorali”. Le nuove regole dovrebbero scoraggiare questi comportamenti. Inoltre, parlando con la CNN, Facebook ha rivelato di aver avviato delle collaborazioni con i governi per rendere la piattaforma più sicura in vista delle elezioni. Le nuove regole saranno applicate a partite dalla metà di settembre: Facebook ha annunciato che sospenderà le inserzioni delle aziende che non forniranno i dati richiesti entro la metà di ottobre.
La trasparenza delle inserzioni
I tentativi di Facebook di rendere gli annunci sulla piattaforma più trasparenti sono iniziati nel 2018, quando il social ha introdotto delle modifiche alla sua policy e ha iniziato a esigere dagli inserzionisti politici una nota legale sui loro annunci che indicasse il ‘pagato per’. Alcuni utenti hanno aggirato le regole registrandosi come organizzazioni non esistenti o utilizzando dichiarazioni di non responsabilità fuorvianti. Questi comportamenti hanno indotto il social ha inasprire ulteriormente il proprio regolamento.