Facebook, nuova indagine penale su accordi dati con big tecnologici

Tecnologia
Mark Zuckerberg (Getty Images)

Il Nyt ha rivelato che la magistratura newyorkese ha richiesto a due grandi produttori di smartphone la documentazione relativa alla partnership con Facebook, che dava loro il permesso di accedere ai dati di milioni di persone. Il social: “Stiamo collaborando” 

La magistratura di New York ha aperto una nuova inchiesta penale contro Facebook in merito agli accordi stretti dalla compagnia di Mark Zuckerberg con altri colossi tecnologici sulla gestione dei dati. Lo rivela il New York Times citando alcune fonti anonime, secondo le quali un Grand Jury ha richiesto ad almeno due grandi produttori di smartphone la documentazione relativa alla partnership siglata con Menlo Park, che avrebbe permesso alle aziende di entrare in possesso delle informazioni di centinaia di milioni di persone attive sul social, spesso senza il loro consenso.

Accordi con grandi compagnie tech

Le due società, rimaste anonime, fanno parte di una lista di oltre 150 nomi di grandi compagnie del settore tecnologico che vede, tra gli altri, anche Apple, Amazon, Blackberry, Sony e Microsoft. Stando a quanto riportato dal quotidiano newyorkese, gli accordi permettevano a queste aziende di entrare in possesso dei dati di moltissimi ‘amici’ di un utente di Facebook, ottenendo anche i loro contatti, a volte senza un esplicito consenso.
Dopo la diffusione della notizia, un portavoce del social media ha dichiarato che la società sta collaborando con gli inquirenti e che prende molto seriamente queste indagini. “Abbiamo fornito testimonianze pubbliche, risposto alle domande e abbiamo promesso che continueremo a farlo”, ha riferito.
A occuparsi dell’inchiesta è l’ufficio della procura dell’Eastern District di New York, che non ha rivelato quando sia effettivamente cominciata né quanto potrà durare.
Quello che è certo è che, a quasi un anno di distanza dallo scoppio dello scandalo Cambridge Analytica, il social network è al centro dell’ennesimo caso di abuso dei dati dei suoi utenti.

Piattaforma fuori uso il 13 marzo

Sono ore difficili per Facebook, che oltre alla grave incombenza della nuova indagine penale, ieri, 13 marzo, ha dovuto far fronte a un malfunzionamento della piattaforma a livello globale, iniziato all’incirca verso le 17 (ora italiana). Il social ha escluso che si sia trattato di un attacco informatico e ha ripreso a funzionare correttamente solo dopo diverse ore. Il problema ha riguardato anche Instagram.

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