A evidenziarlo è il Wall Street Journal che ha indagato gli effetti sugli abitanti residenti nel luogo in cui è in corso uno dei primi test di consegna con gli automi volanti
I droni non dispensano solamente emozioni positive. Se i loro possessori sono fortemente entusiasti del loro acquisto, i vicini, al contrario, lo sono molto meno.
A evidenziarlo è il Wall Street Journal che ha indagato gli effetti sugli abitanti residenti in Australia, nel luogo in cui è in corso uno dei primi esperimenti che prevede l’utilizzo di droni per le consegne dei prodotti alimentari. Il test è stato realizzato da Wing, un servizio di consegna con droni, grazie al controllo di Alphabet, un’azienda statunitense a cui fa capo anche Google.
Pro e contro dell’impiego dei droni per le consegne
"Pensavo fosse impazzita una motosega", afferma Robyn McIntyre, spiegando le emozioni che ha provato quando un drone è volato per la prima volta sopra la sua abitazione a Canberra.
Se da un lato i droni stanno rivoluzionando il mondo delle consegne, dall’altro il loro operato disturba i cittadini che abitano le zone in cui sono in corso i test. Gli abitanti di Bonython, dove le aziende stanno sperimentando quotidianamente la consegna di alimenti e di una varia gamma di prodotti tramite l’utilizzo degli automi volanti, lamentano diversi disagi.
Il test a Bonython e il parere dei cittadini
Tra i cittadini c’è chi dichiara di non poter più usufruire del proprio giardino per i forti rumori e chi, invece, è entusiasta delle rapide consegne rese celeri grazie all’utilizzo dei droni. Altri abitanti, inoltre, sfogano la propria rabbia sui social, condividendo con i propri amici virtuali alcune disavventure derivanti da consegne non previste. Un cittadino, per esempio, ha affermato di aver dovuto pulire il vialetto della propria abitazione, dopo aver ricevuto una cioccolata calda che non aveva mai ordinato.
I problemi riguarderebbero anche gli amici a quattro zampe. I rumori dei droni spaventerebbero i cani a tal punto da spingere i loro padroni a non frequentare un’associazione cinofila situata nei pressi dell’area in cui è in corso il test.