TV, al via nuovo digitale terrestre: le novità e come sapere se televisore è compatibile
TecnologiaIntroduzione
A partire da oggi, mercoledì 28 agosto, inizia la transizione verso il nuovo sistema di trasmissione televisiva per il digitale terrestre, il DVB-T2. A essere coinvolti dal cambiamento, in base a quanto riportato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sono diversi canali Rai. I primi, in particolare, sono Rai Storia, Rai Radio 2 Visual e Rai Scuola. Il ministro Adolfo Urso ha parlato di "un ulteriore significativo passo verso il futuro della comunicazione digitale e del sistema televisivo nazionale".
I televisori acquistati a partire dal 22 dicembre 2018 sono già compatibili con il nuovo digitale terrestre, mentre per quelli precedenti è necessario dotarsi di un decoder. Per alcune persone è disponibile il Bonus Decoder a casa: ecco tutto quello che c’è da sapere sul cambiamento in atto da oggi
Quello che devi sapere
Arriva il nuovo digitale terrestre
- Da oggi, mercoledì 28 agosto, c'è un’importante novità per i telespettatori: inizia, infatti, la transizione verso il nuovo sistema di trasmissione per il digitale terrestre. Si tratta del DVB-T2. Secondo quanto comunicato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il nuovo standard del segnale televisivo del digitale terreste è fruibile da oggi su diversi canali Rai. Ecco cosa c'è da sapere
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Quali canali sono coinvolti dal cambiamento
- In particolare, da oggi il nuovo digitale terrestre DVB-T2 è utilizzabile sui canali di Rai Storia, Rai Scuola e Rai Radio 2 Visual. Per quanto riguarda invece Rai 1 HD, Rai 2 HD e Rai 3 HD nazionale, Rai 4HD, Rai News 24 HD e Rai Premium HD, questi canali sono diffusi in alta definizione in DVB-T2 e in simultanee anche in DVB-T
Per approfondire:
Le informazioni sul sito del Ministero
Perché cambia il digitale terrestre
- Il passaggio al nuovo sistema di trasmissione DVB-T2, spiega il ministero delle Imprese e del Made in Italy, permette di avere una migliore qualità dell’immagine, migliorando così l’esperienza di guardare la televisione, e rende possibile anche fruire di un numero potenzialmente maggiore di canali in alta definizione
Il percorso di ammodernamento della tv italiana
- Sono quindi Rai Storia, Rai Radio 2 Visual e Rai Scuola i canali che da oggi, mercoledì 28 agosto, possono essere visti soltanto con il cosiddetto “nuovo digitale terrestre”. In termini tecnici, ci stiamo lentamente muovendo verso il cosiddetto Digital Video Braodcasting di seconda generazione, il DVB-T2, con il sistema di codifica HEVC, che promette agli spettatori migliore qualità di immagini e suoni. Dopo il primo passaggio da MPEG2 a MPEG4 AVC del 21 dicembre 2022, necessario per il nuovo digitale, prosegue così il percorso di ammodernamento della televisione italiana. Dal 28 agosto, per continuare a guardare Rai Storia, Rai Radio 2 Visual e Rai Scuola in digitale terrestre occorre avere un televisore o un ricevitore compatibile con il nuovo standard europeo
Urso: “Passo verso futuro”
- Alla vigilia del passaggio, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dichiarato: “Il nostro Paese compie un ulteriore significativo passo verso il futuro della comunicazione digitale e del sistema televisivo nazionale, avviando la transizione al nuovo digitale terrestre con standard di trasmissione DVB-T2. Questa scelta strategica, in linea con il nuovo contratto di servizio Rai che abbiamo recentemente realizzato, non solo innalzerà la qualità delle trasmissioni, ma rappresenta anche un impegno concreto del governo per un Paese tecnologicamente avanzato e connesso. Più innovazione per il nostro sistema televisivo, più servizi per i nostri cittadini. Avanti su questa strada, verso l'Italia del futuro"
Quali televisori sono compatibili e quali no
- Il cambio del digitale terrestre solleva inevitabilmente la questione se sia necessario o meno cambiare il televisore o l’antenna tv. Per quanto riguarda i televisori, quelli acquistati a partire dal 22 dicembre 2018 sono già compatibili con il nuovo digitale terrestre. Da quella data, infatti, i venditori sono obbligati a mettere in vendita televisori che supportano il nuovo standard DVB-T2 e la codifica video HEVC. Invece per quelli acquistati antecedentemente al 22 dicembre 2018 è necessario dotarsi di un decoder, oppure sostituire il televisore stesso con uno più recente. Per quanto riguarda le antenne e gli impianti TV, quelle attualmente utilizzate per ricevere il segnale DVB-T sono già idonei alla ricezione del nuovo digitale terrestre
Come verificare la compatibilità
- In ogni caso, per sapere se il proprio televisore è compatibile con il nuovo digitale terrestre è possibile verificare se nel manuale o nella scheda tecnica dell’apparecchio è presente l’indicazione DVB-T2 e HEVC. Ma anche qualora non si ricordi la data d’acquisto del televisore, e non si abbia il manuale a disposizione, si può controllare la compatibilità direttamente dal televisore stesso
La propria tv è adatta?
- Anche prima di oggi si poteva capire se la propria tv è adatta al nuovo digitale terrestre. Bastava andare al numero 558 con il telecomando e vedere se si riceveva "Rai Sport HD Test HEVC". Si tratta, infatti, di un canale già trasmesso con il nuovo sistema. Da oggi 28 agosto, invece, si trova sul 100 un cartello per la verifica dell'idoneità dei ricevitori alla ricezione di contenuti in UHD/HDR che potrebbero essere trasmessi sui multiplex DVB-T2 in un prossimo futuro. In ogni caso, dopo il passaggio di oggi a tutti conviene risintonizzare il televisore per poter usufruire dell'offerta Rai
Gli altri cambiamenti
- Inoltre, dalla mattina di oggi sono trasmessi in simulcast sia DVB-T che DVB-T2 Rai 1 HD, Rai 2 HD, Rai 3 HD, ma anche - nella loro nuova versione in alta definizione - Rai 4 HD, RaiNews24 HD e Rai Premium HD. Questo significa che chi ha un apparecchio all'avanguardia li vedrà nella nuova modalità di fruizione, ma continueranno a essere accessibili anche sui dispositivi più vecchi. Rai 3 HD, però, sul 503 prevede la messa in onda, durante gli appuntamenti informativi regionali, a rotazione settimanale, del TGR del Lazio, del Piemonte, della Lombardia o della Campania
Le altre aziende
- Per quanto riguarda le altre aziende, ancora non si parla di variazioni nelle modalità di trasmissione. Secondo una ricerca Auditel-Censis dello scorso anno, 8 milioni e 400mila famiglie, il 35,2% di quelle che hanno un televisore, nel 2023 non avevano nessuna tv compatibile con i nuovi sistemi. La Rai ha dovuto fare un primo passo verso il DVB-T2 anche per via degli obblighi presenti nel suo contratto di servizio, ma gli altri editori ancora non si sono esposti, forse temendo cali negli ascolti. E non è ancora chiaro quali saranno i prossimi passi per il servizio pubblico
Cosa fare se la tv non è compatibile
- Per coloro che scoprono di avere un televisore o un decoder non compatibile con il nuovo formato, sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy è possibile trovare una lista di ricevitori idonei alla ricezione. Inoltre, nel caso in cui il proprio dispositivo non risulti compatibile con il nuovo digitale terrestre DVB-T2, è bene ricordare che per alcune persone è disponibile il Bonus Decoder a casa. L’agevolazione può essere richiesta dai cittadini di 70 o più anni, che abbiano una pensione non superiore a 20mila euro annui e che siano titolari di abbonamento al servizio di radiodiffusione
Il Bonus Decoder a casa
- Il Bonus Decoder a casa prevede - per coloro che rispettano i requisiti - la consegna a casa di un decoder compatibile con il nuovo digitale terrestre DVB-T2. Il bonus è operativo fino al 31 ottobre 2024, salvo l’eventuale esaurimento dei decoder disponibili. Esistono tre canali per poter richiedere il bonus e prendere un appuntamento per la consegna del decoder: attraverso il numero di telefono 800 776 883, recandosi in un qualsiasi Ufficio postale o visitando l’apposito sito internet www.prenotazionedecodertv.it
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