Super Mario Day, la festa dell’idraulico più famoso del mondo

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Federico Ercole

Credit: Wikimedia Commons

Il 10 di marzo si festeggia nel mondo il baffuto idraulico italiano che ha fatto la storia dei videogiochi, diventandone l’icona per eccellenza. Creato nel 1983 da Shigeru Miyamoto, Super Mario continua a farci sognare nei suoi fantastici mondi, e non invecchia mai

Un compleanno "scritto" nel nome. Ha 36 anni il più famoso idraulico di sempre nella complessa galassia dei videogiochi. Il 10 marzo gli appassionati di tutto il mondo celebrano Mario, o “Mar10”, come lo chiamano gli inglesi. Proprio dal nome deriva la data della festa (10 cose che non sai sull'idraulico di Nintendo).

La festa

Sono diversi anni che i fan celebrano questo evento pop. Ma solo dal 2016 la Nintendo, casa madre del personaggio, ha ufficializzato la data. Per l’occasione forse anche quest’anno, come in quelli precedenti, la Nintendo garantirà sconti a tutti nei suoi negozi virtuali e folle di cosplayer, soprattutto in Giappone, festeggeranno indossando abiti ispirati al mondo di Fungolandia. Qualcuno travestendosi persino da Luigi, il fratello smilzo dalla salopette verde. Ma il modo migliore di festeggiare Mario è giocare coi suoi videogame passati e presenti.
Ecco qui le informazioni fondamentali per vivere questa ricorrenza nel modo migliore.

Una breve storia di Mario

Ufficialmente Mario nasce con come Mario Bros nel 1983. Pensato da Shigeru Miyamoto, futuro creatore delle leggende di Zelda e di tanti altri capolavori. Inizialmente era solo “Jumpman”, l’uomo che salta. Solo nel 1985, con Super Mario Bros, Mario diventa un mito, sconfinando dai cabinati alla prima console domestica di Nintendo. Con questo videogame complesso, fantasioso e longevo, Mario definisce il genere del “platform”, insegnandoci a giocare in maniera nuova e diversa, creando un nuovo immaginario fantastico, alimentando i sogni dei bambini e degli adulti di tutto il mondo e allenando sapientemente le loro dita per il futuro del medium. Nel 1997 Mario passa dalle due alle tre dimensioni con Super Mario 64, restando se stesso ma innovando l’intero mondo dei videogame per console. Mario non si ferma neanche col nuovo secolo: partecipa alle Olimpiadi, a tornei di golf e di tennis, corre ipercinetico su improbabili go-kart, diventa l’eroe di epopee nello stile dei giochi di ruolo, torna al 2d per poi traslocare di nuovo nel 3d. È inevitabile che questo buffo ma comunque eroico personaggio, salvatore di principesse e di mondi, continui a crescere anche nei prossimi anni, perché un futuro dei videogiochi senza Mario sarebbe impensabile.

Al centro  Shigeru Miyamoto, creatore di SuperMario

5 giochi recenti imperdibili

Sono decine i giochi che hanno Mario come protagonista. Per questo è davvero difficile consigliare cinque opere irrinunciabili. Prenderemo quindi in considerazione solo l’ultimo decennio, considerando altri generi videoludici, che non siano solo il gioco di piattaforme.

Super Mario Odissey: l’ultima odissea di Mario per Switch è una sorgente di meraviglie e di modi di giocare. Accompagna per mano il giocatore di ogni età, illudendolo di essere facile come uno scacciapensieri, per riservare poi, a chi le cerca, sfide micidiali per quell’ultima “luna”.

Mario Kart 8 Deluxe: il gioco di corse, certamente non realistico, più divertente che ci sia. L’ottavo Mario Kart uscì originariamente sulla sfortunata e incompresa Wii U, ma qui si tratta della riedizione ampliata, smisurata, prodotta per Switch. Eccezionale per divertirsi con gli amici o la famiglia.

Luigi’s Mansion 2: e Mario dov’è? C’è ovviamente, ma questa volta deve essere salvato dal fratello: un'avventura sinistra e divertente che celebra la discreta ma innegabile grandezza di Luigi.

Super Mario Galaxy 2: riconosciuto come uno dei migliori “platform” di Mario di tutti i tempi. Viaggio in tre dimensioni tra gli spazi surreali, sempre magnifici, di una galassia in pericolo. Indimenticabili e ostici gli scontri con i boss. 

Mario Tennis Aces: un eccellente gioco sportivo e competitivo, non lasciatevi dunque ingannare dal suo estro e dalla sua estetica, perché risulta più vero e preciso di tanti videogame tennistici che sembrano più realistici.

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