Spring, Sandero, Duster e Jogger: il test drive della gamma Dacia

Drive Club, la rubrica sui motori
Stefano Santini

Stefano Santini

Siamo saliti a bordo di tutti i veicoli offerti dalla casa del gruppo Renault. Ibride, termiche e 100% elettriche. Per i lunghi viaggi o per la città, ma anche per l’off-road: Dacia contiene i costi e impenna la qualità di comfort, estetica e funzionalità. Si rinuncia a qualcosa, ma si guadagna tanto

Dalla più piccola Spring alla più grande Jogger, in attesa della grandissima, Bigster. Passando per due best seller dell'automotive come Duster e Sandero. Le abbiamo provate per capirne pregi e difetti e a quali esigenze possono rispondere nel mercato.

 

Jogger, bassi consumi e spazio infinito

Cominciamo dalla taglia large. Abbiamo guidato Dacia Jogger per più di dieci giorni in un lungo viaggio da Roma alla Calabria. Quattro persone, di cui due bambini e tutti i bagagli che l’estate, tipicamente, porta con sé. Jogger è una 7 posti, che può diventare a 5 se eliminiamo la terza fila. Noi così abbiamo fatto, per ampliare ancora di più il bagagliaio, che in questa modalità consente di poter infilare anche oggetti molto ingombranti senza limitare il comfort dei passeggeri. Ma se siamo una famiglia numerosa, per tutti i giorni, possiamo ripristinare anche i due posti aggiuntivi e avere a disposizione una sorta di pullmino. Abbiamo provato la motorizzazione ibrida benzina da 140 cavalli (ma è disponibile anche in versione TCe benzina 110 e l’ECO-G 100 gpl) e il risultato è stato ottimo, soprattutto in termini di consumi. Viaggiando prevalentemente in autostrada a una velocità di 110/120 km/h e poi su strade provinciali miste abbiamo percorso la tratta da Roma a Cariati Marina (Cosenza) e anche più di metà del viaggio di ritorno con un pieno: un risultato di tutto rispetto considerando che il veicolo era a pieno carico. Una menzione anche per la comodità degli interni, perché anche nei sedili posteriori e con i seggiolini per i bambini il comfort non diminuisce.

Dacia Jogger

Sandero, se la guidi capisci perché si vende tanto

E’ al numero due delle vendite in Italia nel 2024, seconda solo alla Fiat Panda. E, sinceramente, ora capisco anche il perché. Sandero, l’utilitaria Dacia, è un’auto che abbina al costo contenuto anche una praticità e maneggevolezza da vendere. Abbiamo provato la versione Stepway da 90 cv, motore termico a benzina (ma è disponibile anche a Gpl, come anche per la versione d’accesso Streetway). A mio avviso è un’auto senza difetti, posto che sappiamo cosa poterci aspettare da una vettura con questi costi (Stepway parte dai 16 mila euro) e questo mercato. E’ agile, consuma pochissimo nel suo habitat naturale – la città -, ma ha anche spunto necessario per potersi muovere senza intoppi nel traffico. Se ci si sa adattare si alloggiano bene anche i seggiolini per bambini e il bagagliaio è più che dignitoso, con soluzioni di praticità estrema (tappetini in gomma ad esempio) che sono un vero surplus per tutta la gamma.  

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Dacia Sandero Stepway

Duster, il suv per tutti ora è stiloso

Suv del segmento B che parte da un prezzo al di sotto dei 20mila euro (19.900). Tra le auto più vendute dal 2018 a oggi, per i suoi costi contenuti, ha raggiunto ora un ottimo livello in termini di design, soprattutto esterno. E’ solida, ma stilosa, ti fermi a guardarla. Grande miglioramento nell’infotainment e nei software dei display che nelle versioni precedenti erano forse troppo minimalistici. All’interno è essenziale, si sa, ma non spoglia, né sguarnita, anzi.

Noi abbiamo testato la versione Extreme 4x4, con motore 3 cilindri turbo benzina mild hybrid da 130 cavalli, 1.2 litri di cilindrata (prezzo appena al di sotto dei 28mila euro). Un filo rumoroso nelle lunghe percorrenze, ma un “trattore” nell’off-road, senza perdere la comodità della sua essenza nelle strade cittadine o negli spostamenti brevi e quotidiani. C’è anche nelle versioni Gpl e termiche, a seconda delle esigenze di consumo o di costo.

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Dacia Duster

Spring, per una guida leggera

E siamo alla taglia small. Leggera nei costi, leggera alla guida, leggera nei consumi e nelle emissioni di una citycar, che Dacia produce solo in versione 100% elettrica. E forse fa bene, perché Spring ha la freschezza del suo nome, della primavera: incarna alla perfezione cosa può darti in città una piccola auto elettrica: funzionale, rapida, silenziosa e con l’autonomia necessaria (circa 200 km) per permettere ricariche anche settimanali. Ottime le soluzioni logistiche per organizzare gli spazi nell’abitacolo, con più vuoti che pieni. Non comodissima la chiave fisica, molto interessante invece il software che ci “consiglia” come guidare meglio un’auto elettrica per poter ridurre al minimo i consumi e ottimizzare le percorrenze. Abbiamo provato la versione Extreme 65 da 19.900 euro, ma ce ne sono altre due meno costose a partire da circa 2mila euro in meno.

Ora attendiamo di provare il Bigster, suv di segmento C che amplierà e completerà la gamma Dacia.

Dacia Spring

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