Politecnico Milano: “Con l’IA dimezzato numero studenti che abbandonano”. Ecco come
Tecnologia
Introduzione
L’intelligenza artificiale messa al servizio degli studi universitari può aiutare a diminuire il numero di studenti che lasciano i corsi. O almeno, è quello che è successo al Politecnico di Milano: secondo quanto fatto sapere dallo stesso ateneo, infatti, l’Università è riuscita a ridurre il tasso di abbandono del 50% - passando dal 20% al 10% - utilizzando modelli statistici e strumenti propri dell’intelligenza artificiale.
Secondo quanto fatto sapere dallo stesso Politecnico, “grazie a algoritmi di Machine Learning, l’ateneo è riuscito a prevedere in anticipo gli studenti a rischio di abbandono, permettendo di adottare soluzioni mirate, dal tutoraggio personalizzato a supporti psicologici, per aiutarli a superare le difficoltà e completare con successo il loro percorso accademico”. Le analisi, ha spiegato ancora l’università, sono state condotte sulla base dei dati di tutti gli studenti del Politecnico separatamente per le tre aree di Architettura, Design ed Ingegneria
Quello che devi sapere
L’IA e gli studenti
- Al fine di raggiungere questi risultati sono stati analizzati diversi gruppi di studenti del primo anno della triennale in Ingegneria, in un periodo compreso tra il 2010 e il 2019: sono quindi stati inclusi più di 110mila studenti. Da qui sono stati poi analizzati diversi eventi specifici relativi ai percorsi degli studenti: l’inizio della carriera, l’iscrizione agli esami, i risultati degli esami, e altri ancora. Si è così arrivati ad avere circa 10 milioni di eventi. “Questo patrimonio di informazioni ha permesso di addestrare modelli predittivi in grado di riconoscere con largo anticipo i segnali di potenziale abbandono”, ha spiegato l’università.
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Il campione analizzato
- Alla fine è stato utilizzato un campione che comprende tutte le carriere universitarie concluse, sia per abbandono che per laurea, degli studenti iscritti a un corso di laurea in Ingegneria tra l’anno accademico 2010/11 e l’anno accademico 2015/16. “Questo campione conta 31.071 carriere concluse, di cui il 62,7% riguarda studenti laureati, il 21,7% studenti che hanno abbandonato prima del terzo semestre ( detto early dropout) e il 15,6% chi ha abbandonato più tardi (late dropout)”, ha fatto sapere ancora il Politecnico.
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Come prevenire l’abbandono
- Nel comunicato diffuso dal Politecnico di Milano si legge ancora che i dati hanno mostrato come le performance accademiche iniziali siano molto importanti al fine di prevenire l’abbandono. Infatti gli studenti che non ottengono un numero significativo di crediti nel primo semestre tendono ad essere più propensi ad abbandonare, invece quelli che iniziano con un buon numero di esami superati mostrano una probabilità significativamente inferiore di interrompere il percorso universitario.
“Ridurre abbandono universitario è obiettivo strategico”
- Stefano Ronchi, Vicerettore per la didattica del Politecnico di Milano, ha detto che “aumentare il numero di laureati e ridurre l’abbandono universitario sono obiettivi strategici per lo sviluppo del nostro Paese. Come Politecnico, vogliamo mettere i nostri studenti nelle condizioni di affrontare con fiducia il loro percorso fin dall’inizio, fornendo loro le competenze necessarie per comprendere, sviluppare e utilizzare tecnologie sempre più sofisticate, fondamentali per le sfide del futuro”.
L’importanza delle borse di studio
- Secondo quanto fatto sapere dall’università, i risultati hanno evidenziato anche che gli studenti che ricevono borse di studio hanno una minore probabilità di abbandonare nel lungo periodo. E questo, secondo l’ateneo, dimostrerebbe come il supporto socioeconomico sia un fattore chiave per ridurre l'abbandono, soprattutto tra gli studenti provenienti da contesti svantaggiati. E poi le azioni di tutoraggio tra pari, implementate sulla base dei risultati dello studio, sono state molto apprezzate sia da chi le riceve che da chi le offre. Gli studenti che partecipano al tutoraggio ricevono un badge virtuale, che contribuisce a un maggiore senso di appartenenza e di coinvolgimento. Questo approccio ha un impatto positivo, aumentando la motivazione degli studenti a continuare il percorso accademico.
Il ruolo dell’insegnamento
- Per contrastare gli abbandoni universitari l’ateneo sta anche lavorando sull’aspetto dell’insegnamento, cercando di adattare i metodi didattici in modo da ridurre le difficoltà iniziali. Il progetto si concentra non solo sulla previsione, ma anche sull’adozione di misure concrete per migliorare l'esperienza accademica degli studenti e favorire il successo a lungo termine, come borse di studio per gli studenti più in difficoltà e a rischio decadenza.
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