L'intelligenza artificiale di Google AI derisa sui social a causa di diversi errori

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Tanti i commenti ironici in rete nei confronti delle risposte fornite dalla nuova funzione AI Overview di Google, come completare la pizza fatta in casa con la colla e mangiare sassi per reintegrare la perdita di minerali e vitamine

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È scattata la presa in giro e a cadere nelle maglie dello sfottò della rete questa volta è la nuova funzione AI Overview di Google che, attiva solo negli Stati Uniti, consente di riassumere in qualche riga la risposta a una domanda. Si affollano infatti sui social i commenti ironici nei confronti delle risposte fornite dal software di intelligenza artificiale. In particolare sono stati alcuni suggerimenti ad essere derisi, come completare la pizza fatta in casa con la colla e mangiare sassi per reintegrare la perdita di minerali e vitamine. Errori dovuti a fonti sbagliate da cui l'IA ha prelevato le indicazioni, aprendo ad un grosso dubbio su quanto veritiera sarà la ricerca del futuro. Al lancio, durante la conferenza per sviluppatori I/O 2024, il colosso americano aveva fornito alcuni esempi, tra cui "come rimuovere macchie dal tappeto" e la restituzione di un elenco di consigli prima dei classici collegamenti ai siti web individuati. 

Le reazioni di Google

Raggiunto dal portale specializzato The Verge, il portavoce di Google, Meghann Farnsworth, ha detto che l'azienda si è mossa nell'immediato per disattivare la sintesi generata dall'IA di certe risposte, facendo tesoro di quanto successo "per sviluppare miglioramenti più ampi ai nostri sistemi". A febbraio del 2023, il titolo di Alphabet, gruppo di cui fa parte Big G, ha perso 100 milioni di dollari in borsa a causa di Bard, precursore di Gemini, secondo cui la prima foto di un pianeta al di fuori del nostro sistema solare era del James Webb Space Telescope e non del Very Large Telescope in Cile. Anche il famoso ChatGpt non è stato esente da criticità: a febbraio di quest'anno, il modello di OpenAI, su cui si basa anche Microsoft Copilot, aveva replicato per decine di volte il termine "overgrown" alla domanda di un sinonimo da parte di un utente. Da un lato gli errori, dall'altro i "bias", gli stereotipi che troppo spesso influenzano il comportamento dei chatbot. Ancora Google e Meta nell'occhio del ciclone. L'intelligenza artificiale della prima ora aveva dato prova di strafalcioni storici, producendo padri fondatori degli Stati Uniti e gerarchi nazisti di colore. La conseguenza? Uno stop alla generazione di grafiche via Gemini, che prosegue ancora oggi. Dal canto suo, Meta si è accorta che la sua IA era solita prediligere persone caucasiche quando si trattava di realizzare immagini, anche con richieste specifiche di altre razze. Per Sundar Pichai, amministratore delegato di Google, non si tratta di errori ma di caratteristiche intrinseche dei modelli. "È ciò che li rende così creativi" le parole dette al podcast Decoder di The Verge, prima dell'ultima debacle social. 

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