SpaceX, i primi satelliti della costellazione italiana per l’IoT lanciati da Apogeo Space

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SpaceX ha lanciato Falcon 9  con a bordo l’ION realizzato dall’azienda italiana D-Orbit, che trasporta al suo interno 9 piccoli satelliti di Apogeo Space che permettono a piccoli dispositivi di connettersi a internet anche in aree molto remote

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Per la quarta volta nel 2023 SpaceX ha portato in orbita più di cento piccoli satelliti con un unico lancio del razzo Falcon 9. La missione, chiamata Transporter-9, è partita dalla base californiana della Space Air Force degli Stati Uniti a Vandenberg. A bordo 113 piccoli satelliti, 90 dei quali rilasciati nell'orbita bassa direttamente dal Falcon 9, mentre gli altri 23 dovranno essere trasportati in un secondo momento su un'orbita diversa da un veicolo di servizio.    

 

I satelliti a bordo

A bordo si trovano satelliti realizzati da diverse aziende con scopi molto diversi tra loro. La maggior parte sono satelliti per l’attività di osservazione della Terra. Vi sono però anche dimostratori tecnologici e piccoli satelliti realizzati da studenti universitari. Alcuni dei satelliti svolgono la funzione di “rimorchiatori” chiamati anche Orbita Transfer Vehicle (OTV) oppure space tug, che trasportano al loro interno altri piccoli satelliti. Tra questi vi è l’ION realizzato dall’azienda italiana D-Orbit, che trasporta al suo interno 9 piccoli satelliti di Apogeo Space.

Apogeo Space

Apogeo Space, azienda con sede a Brescia, ha l’obbiettivo di realizzare la prima costellazione italiana per l'Internet delle cose (Internet of Things). I suoi satelliti permetteranno a piccoli dispositivi di connettersi a internet anche in aree molto remote. La costellazione sarà composta da 100 satelliti, ognuno di piccole dimensioni (10x10x3 cm) chiamati picosatelliti.

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La costellazione di Apogeo

A bordo della ION si trovano i primi 9 satelliti che andranno a comporre la costellazione, per la quale Apogeo ha ottenuto un finanziamento iniziale di 5 milioni di euro. Nel 2022 l’azienda bresciana aveva annunciato un accordo con D-Orbit con il quale prevedeva di effettuare fino a due missioni all’anno. Dal prossimo anno,  spiega il sito  Astrospace, Apogeo sfrutterà anche un altro OTV per il trasporto dei suoi picosatelliti con l’obbiettivo di ultimare la costellazione entro il 2027. Sebbene apogeo abbia già lanciato dei satelliti in orbita, come il FEES2 rilasciato dalla ISS, questo gruppo permetterà all’azienda di effettuare i primi test di gestione della costellazione e di comunicazione.

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