Dal 6 ottobre la mascotte dei Pokémon torna su Nintendo Switch al fianco del giovane Tim Goodman, portando con sé tante novità e sorprese
L'iconico roditore elettrico creato da Satoshi Tajiri e Ken Sugimori torna in campo il 6 ottobre sulla console ibrida di Nintendo per svelare, al fianco del giovane Tim Goodman, i risvolti sulla scomparsa di Harry Goodman, partner di Pikachu e padre del suo nuovo compagno di investigazione.
Collaborare con i Pokémon per risolvere gli enigmi
"Detective Pikachu: il ritorno" introduce novità e meccaniche di gioco inedite mantenendo però la formula noir del predecessore. Il gameplay intuitivo combina elementi di avventura e rompicapo, offrendo un’esperienza coinvolgente e diretta in cui i giocatori potranno interagire con i personaggi e risolvere gli enigmi per progredire nella storia. Insieme al giovane universitario Tim Goodman, capace di comunicare con Pikachu e, tramite lui, con i Pokémon, sarà possibile raccogliere informazioni preziose e vivere appieno l’atmosfera magica di Ryme City, dove umani e Pokémon convivono in armonia. La collaborazione con i Pokémon sarà un elemento chiave per la risoluzione dei misteri: molti di essi metteranno a disposizione di Pikachu le loro abilità uniche e indispensabili per raccogliere indizi, seguire le tracce disseminate nella città e attraversare gli scenari cavalcandoli.
Successo mondiale
Grazie alla sua popolarità, Pikachu è riuscito a guadagnarsi un videogioco interamente a lui dedicato, uscito in Europa nel marzo del 2018 su Nintendo 3DS: Detective Pikachu, l’avventura investigativa che vede un Pikachu parlante e amante del caffè come protagonista. La storia ha ispirato il film Pokémon: Detective Pikachu, uscito nelle sale nel 2019 con la voce dell'attore Ryan Reynolds. Il film è stato un successo mondiale, capace di triplicare l’incasso rispetto al budget di produzione. A cinque anni dalla prima apparizione in console, il roditore sta per fare ritorno in una veste unica, rivisitata in qualità di “grande investigatore” e molto differente dalla sua versione tradizionale, sia nell’aspetto, sia per la sua insolita capacità di comunicare.