ChatGpt, nota di OpenAi su dati personali e privacy degli utenti a rischio

Tecnologia

Arriva il chiarimento di Open Ai, la società che ha sviluppato ChatGPT, all’indomani dello stop del servizio in Italia da parte del Garante della privacy  

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“ChatGPT apprende il linguaggio e i fatti del mondo dalle informazioni pubblicamente accessibili su internet. Genera testo in risposta a domande o istruzioni, e i suoi modelli non immagazzinano copie di tali dati”. Questo scrive Open Ai, la società che ha sviluppato ChatGPT, all’indomani dello stop del servizio in Italia da parte del Garante della privacy. Un chiarimento diffuso oggi 15 maggio in un’informazione pubblicitaria.

 

 

Le informazioni sugli individui

Nel comunicato di Open Ai viene ribadito che “le informazioni pubblicamente accessibili che utilizziamo per addestrare i nostri modelli potrebbero includere alcuni dati personali”.  Pertanto, la società ribadisce che da queste informazioni i modelli imparano nomi e indirizzi, citati ad esempio in una frase. Questo perché “una gran quantità di dati su internet riguardano le persone”. Attenzione però che il “nostro fine non è profilare le persone con finalità pubblicitarie o di vendita” ribadisce la società. “Tuteliamo la privacy” dichiara OpenAI. Gli utenti possono sempre esercitare il diritto di opposizione al trattamento dei dati personali per finalità di addestramento algoritmico.

 

 

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