Non si è trovata l'intesa durante il faccia a faccia durato tre ore al tavolo del Ministero della Cultura. "Posizioni lontane"
Un incontro di oltre tre ore al Ministero della Cultura ha posto le basi per la ripresa della trattativa tra Meta e Siae volta a stabilire un compenso per gli autori per i contenuti musicali che passano sulle piattaforme di Facebook e Instagram, ma un'intesa non sembra ancora alla vista. "Ci siamo confrontati a lungo con Meta sulle rispettive posizioni, ma allo stato attuale siamo ancora lontani dalle precise indicazioni formulate ieri dall'AGCM. Continuiamo comunque a lavorare nell'auspicio di pervenire ad una soluzione condivisa" dice la Siae. Insomma sulla cosiddetta "disclosure" dei dati, auspicata anche dell'Antitrust, Meta non sembra disposta a fare passi in avanti. "Siamo ancora molto distanti: nulla di quello richiesto dell'Antitrust è stato accolto da Meta . Questo è lo stato ad ora della trattativa " ha commentato uscendo il presidente Siae Salvatore Nastasi. "Ci sono ancora importanti punti irrisolti " sintetizza anche Meta. E parla di un "importante primo passo" dice anche la sottosegretaria al Mic Lucia Borgonzoni, che questo pomeriggio ha ospitato i vertici di Meta e Siae per il loro incontro al Dicastero di via del Collegio Romano. "Ma trattativa ancora lunga e le posizioni distanti" ha preso atto anche Borgonzoni.
Il sottosegretario alla Cultura Mazzi: "Cifra di Meta umiliante per i creatori"
"Trovo veramente assurdo che queste piattaforme, che hanno un'incredibile potenza economica, abbiano degli atteggiamenti di non rispetto nei confronti di chi i contenuti li crea" ha commentato il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi prima di partecipare all'incontro al Ministero. Mazzi si è detto "allibito " dalla cifra proposta da Meta al primo tavolo di trattativa e l'ha giudicata "veramente umiliante per i creatori". A contribuire alla riapertura del dialogo oltre all'interventi di due Autorità, il garante per la Concorrenza e quello delle Comunicazioni, c'è stato anche l'interessamento della politica. "Il Parlamento non fa più il passa-carte come è stato negli ultimi 5 anni, con i governi di unità nazionale, ma diventa di fatto un organo propulsivo e rivendichiamo il merito di questo riavvicinamento. Siamo contenti" ha commentato il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone che pur non volendo entrare "nel merito di una trattativa che è di libero mercato" ha auspicato che "Meta trovi un accordo come lo ha trovato Google e che i nostri artisti vengano rispettati".
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Meta si è detta pronta a collaborare con l'Antitrust
Ieri alla vigilia del tavolo convocato dal governo per far riaprire la trattativa, l'Antitrust ha annunciato l'apertura di un'istruttoria nei confronti della società di Mark Zuckerberg per accertare, in sostanza, che non abbia approfittato del potere della sua forza contrattuale nella trattativa con la società di collecting. Meta si è subito detta pronta a collaborare per rispondere alle richieste dell'Autorità e soprattutto a " raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti". Ma è soprattutto la Siae che ha considerato una prima vittoria l'intervento del Garante della Concorrenza che ha "valutato quale indebita l'interruzione della trattativa da parte di Meta" aveva commentato il presidente Salvatore Nastasi.