Dopo un lungo periodo di alti e bassi, segnato dall'avvio delle trasmissioni in live e da una situazione finanziaria molto al di sotto delle aspettative, è arrivato l’annuncio delle dimissioni. Il suo posto verrà preso da Greg Peters, che si unirà a Ted Sarandos, nominato co-amministratore delegato nel luglio 2020
Reed Hastings, 62 anni, l’uomo che ha cambiato lo scenario dell’intrattenimento in streaming, il co-fondatore e amministratore delegato di Netflix, ha annunciato che lascerà il ruolo di Ceo. Dopo ventisei anni di vita della compagnia, nata quando ancora si inviavano per posta i Dvd agli abbonati, arriva il momento dell’addio. Il suo posto verrà preso da Greg Peters, che si unirà a Ted Sarandos, nominato co-amministratore delegato nel luglio 2020. “Negli ultimi due anni e mezzo - ha spiegato Hastings agli azionisti - ho sempre più delegato a loro la gestione di Netflix” che ha funzionato nonostante le difficoltà legate alla pandemia. “E’ stato un battesimo di fuoco - ha aggiunto - ma entrambi hanno gestito la situazione in modo incredibile, garantendo a Netflix di continuare a migliorare e a crescere lungo un percorso che ha accelerato il fatturato e incrementato i guadagni”.
Un anno difficile per via dei rivali
Netflix è sotto pressione per via della contrazione della spesa degli abbonati e per la competizione sempre più aggressiva di Walt Disney Co, Amazon e di altre corporation che stanno puntando sulla tv online e sui film da trasmettere in streaming. Nella prima metà del 2022 Netflix aveva sconvolto Wall Street, con l’annuncio della perdita di oltre 200 mila abbonati. Poi i numeri sono migliorati nella seconda metà dell’anno, al punto che la compagnia ha chiuso il 2022 con 231 milioni di abbonati, e 7,7 milioni di nuovi clienti registrati nell’ultimo trimestre. “Il 2022 - ha ammesso Hastings - è stato un anno difficile con un rimbalzo all’inizio e un finale più brillante”.
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"Resterò focalizzato sull'andamento in Borsa"
Nonostante le dimissioni, Hastings non perderà un posto di rilievo: resterà il più grande azionista, con il due per cento delle quote e una fortuna personale che, secondo Forbes, si aggira sui 3,3 miliardi di dollari. “Spenderò più tempo nella filantropia - ha promesso - e resterò molto focalizzato sull’andamento dei titoli in Borsa di Netflix”.