Alcune delle motivazioni sono state rivelate al New York Times. Tra queste, la richiesta dell'organo internazionale di un aumento del prezzo della licenza da 150 milioni all'anno a 250 e le future mosse commerciali. Lo stesso presidente della software house ha aperto alla possibilità di un nuovo nome in una lettera
Da quasi tre decenni, con il termine ‘FIFA’ non si indica solo la Federation Internationale de Football Association (cioè la Federazione internazionale di calcio), ma anche una delle serie di videogiochi sportivi più famosi di sempre. Tutto, però, potrebbe cambiare dall'estate successiva al Mondiale in Qatar. Come riportato dal New York Times, le trattative per il rinnovo del contratto decennale che lega l’organo globale del calcio a EA Sports sarebbero state infruttuose.
La lettera di Cam Weber
Il presidente esecutivo e direttore generale della software house californiana Cam Weber aveva già ipotizzato una rivoluzione del nome del videogioco la scorsa settimana. In una lettera pubblicata il 7 ottobre, a una settimana dal lancio del nuovo FIFA 22, aveva scritto: “Guardando al futuro, stiamo anche valutando l'idea di rinominare i nostri giochi di calcio. Ciò significa che stiamo rivedendo il nostro accordo sui diritti di denominazione con la FIFA, che è separato da tutte le nostre altre partnership e licenze ufficiali in tutto il mondo del calcio”. Un accordo decennale dal valore attuale di circa 150 milioni di dollari all’anno, che, secondo il NYT, la FIFA vorrebbe aumentare a 250. Dai primi anni 2000, le vendite del gioco hanno superato i 20 miliardi di dollari, potendo contare ad oggi oltre 9 milioni di giocatori.
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Le mosse commerciali future
Alla base della richiesta della FIFA ci sarebbe la crescita esponenziale di Ultimate Team: la modalità di gioco multiplayer online che garantisce a EA entrate extra grazie alle microtransazioni. Oltre al denaro, ci sarebbe anche una motivazione circa le mosse commerciali future: EA sembra voler usare la licenza anche per esplorare la strada di tornei e prodotti digitali come gli NFT, campo che FIFA vorrebbe solcare in autonomia. Mentre l’incertezza sul futuro del nome cresce, la software house ha comunicato di aver trovato l’intesa per il rinnovo con FIFPRO: nomi reali, fattezze dei giocatori e licenze con i campionati saranno assicurati anche nel caso di un addio del marchio FIFA.