Caricabatterie universale per tutti gli smartphone, commissione Ue presenta la proposta

Tecnologia

L'iniziativa è volta a tagliare i rifiuti elettronici e a tutelare i consumatori alle prese con sistemi di alimentazione differenti e ben presto obsoleti. Con l'approvazione del Parlamento europeo data quasi per scontata dai più a Bruxelles, se non ci saranno intoppi, il cavo unico potrebbe ricaricare i dispositivi di tutti gli europei dalla metà del 2024

Un caricatore universale per tutti gli smartphone. E' il contenuto della proposta di direttiva presentata dalla Commissione europea volta ad armonizzare i cavi di ricarica su una serie di dispositivi elettronici in vendita nell'Unione europea. L'obiettivo è quello di tagliare i rifiuti elettronici e di tutelare i consumatori alle prese con sistemi di alimentazione differenti e ben presto obsoleti.

La Commissione Ue: "Passo importante per ridurre sprechi"

"Abbiamo dato all'industria tutto il tempo per trovare le proprie soluzioni, ora i tempi sono maturi per un'azione legislativa per un caricabatterie comune", ha spiegato la vice presidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, sottolineando che si tratta di una "vittoria importante" per gli europei e l'ambiente. Anche per il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, la proposta è "un passo importante per aumentare la praticità e ridurre gli sprechi".

Una porta comune per ricaricare smartphone e altri dispositivi

Bruxelles richiede a tutti i produttori di utilizzare un punto di ricarica comune USB-C e di rendere i protocolli software di ricarica interoperabili tra marchi. In base alla proposta, Apple dovrebbe modificare il suo attuale sistema di cavo Lightning. L'Ue prevede poi l'armonizzazione della tecnologia di ricarica rapida per garantire la stessa velocità di ricarica sui diversi dispositivi e la possibilità per i consumatori di acquistare un nuovo dispositivo elettronico senza un nuovo caricabatterie. Secondo le stime della Commissione, "la riduzione della produzione e dello smaltimento di nuovi caricabatterie ridurrà la quantità di rifiuti elettronici di quasi mille tonnellate all'anno" e contribuirà ad aiutare i consumatori a "risparmiare 250 milioni di euro all'anno su acquisti di caricabatterie non necessari".

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Quando entrerà in vigore l'obbligo per i produttori

Con l'approvazione del Parlamento europeo data quasi per scontata dai più a Bruxelles (nel 2020 la risoluzione non legislativa degli eurodeputati a favore del caricatore universale passò con 582 voti a favore, 40 contrari e 37 astenuti), la proposta dovrebbe essere adottata nel 2022. La Commissione dovrebbe quindi concedere agli Stati membri un anno per recepirla nelle legislazioni nazionali e i produttori avranno poi un altro anno per implementare le norme. Se non ci saranno intoppi, il cavo unico potrebbe ricaricare i dispositivi di tutti gli europei dalla metà del 2024.

Apple: "Bene impegno per ambiente, preoccupati per innovazione"

"Condividiamo l'impegno della Commissione europea per la protezione dell'ambiente, siamo già a emissioni zero in tutte le nostre aziende in tutto il mondo ed entro il 2030 ogni singolo dispositivo Apple e il suo utilizzo saranno a emissioni zero". Così la casa di Cupertino, commenta la notizia della proposta di Bruxelles sul caricatore unico per gli smartphone. "Rimaniamo preoccupati - si legge ancora nella nota di Apple - del fatto che una regolamentazione severa che imponga un solo tipo di connettore soffochi l'innovazione anziché incoraggiarla, il che a sua volta danneggerà i consumatori in Europa e nel mondo". La multinazionale statunitense garantisce che ci sarà "un impegno continuo con le parti interessate per aiutare a trovare una soluzione che protegga gli interessi dei consumatori, nonché la capacità del settore di innovare e portare nuove entusiasmanti tecnologie agli utenti".

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