Samsung, tassa successione da 9 miliardi: eredi vendono un Dali e un Picasso per pagarla

Tecnologia

Il pagamento avverà nel giro di cinque anni. Circa 23mila pezzi d'arte saranno donati e opere anche di Chagall e Gauguin finiranno al National Museum of Modern and Contemporary Art. Lee Kun-hee, l'ex presidente del gruppo tecnlogico morto lo scorso ottobre, era un appassionato d'arte e credeva nell'importanza di trasmettere il patrimonio culturale alle nuove generazioni

La famiglia di Lee Kun-hee, l'ex presidente di Samsung Electronics morto il 25 ottobre, ha annunciato che verserà in 5 anni oltre 12.000 miliardi di won, quasi 11 miliardi di dollari, al fisco sudcoreano di tassa di successione. Secondo l'Ocse, quella di Seul è la più alta al mondo e falcidia il 60% dell'asse ereditario. La cifra, tra le più grandi nella storia del Paese e al mondo, "è 3 o 4 volte il gettito incassato nel settore dal governo sucoreano lo scorso anno", ha detto la famiglia Lee. Circa 23.000 pezzi d'arte saranno donati e opere di Picasso, Chagall e Gauguin finiranno al National Museum of Modern and Contemporary Art. 

La passione per l'arte

Tra i pezzi d'arte donati, ce ne sono 14 classificati come "tesori nazionali" e saranno esposti al National Museum of Korea in ricordo della passione di Lee per la collezione d'arte e della sua fede nell'importanza di trasmettere il patrimonio culturale alle nuove generazioni.  "Come previsto dalla legge, la famiglia prevede di pagare l'intero importo dell'imposta di successione per un periodo di cinque anni, a partire dall'aprile 2021", ha precisato la famiglia Lee nella sua dichiarazione.

La sfida

Lee, morto il 25 ottobre dopo una lunga malattia all'età di 78 anni, aveva trasformato Samsung Group nella piùgrande conglomerata della Corea del Sud, di cui vale ora un quinto del Pil e il 20% del suo export. Prese il timone del gruppo nel 1987 in seguito alla morte di suo padre Lee Byung-chul, il fondatore. I media di Seul hanno riferito che è probabile che la famiglia finanzi le tasse di successione con i dividendi azionari, ma potrebbe anche ottenere corposi prestiti bancari. Nessun dettaglio, invece, è stato rivelato sulla divisioni del pacchetto azionario di vario tipo posseduto dal patriarca, l'uomo più ricco della Corea del Sud con asset totali per circa 23,4 miliardi di dollari. (EREDE IMPERO SAMSUNG ARRESTATO PER CORRUZIONE)

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