Anche quest'anno le condizioni per telefonare, inviare messaggi e navigare in Europa sono migliorate, secondo gli aggiornamenti annuali previsti dal regolamento comunitario Roaming like at home. Ecco cosa cambia
Dal primo gennaio 2021, le condizioni di roaming nei Paesi dell’Unione europea per i clienti di telefonia mobile sono ulteriormente migliorate. Questo grazie ai passaggi previsti dalla normativa europea Roaming like at home, entrata in vigore il 15 giugno 2017, che consente a tutti i cittadini dell'Unione di accedere ad Internet, inviare e ricevere SMS, chiamare e ricevere telefonate in tutti gli Stati membri alle stesse condizioni tariffarie in vigore nel proprio Paese senza spese aggiuntive.
L’adeguamento delle offerte
In base a quanto previsto dalla normativa, ogni anno, fino al 2022, gli operatori di telefonia mobile sono tenuti ad adeguare le condizioni delle offerte aumentando il limite massimo di traffico dati utilizzabile in Europa (se previsto) e diminuendo il costo dell’extrasoglia in caso di superamento di tale limite. Ciò significa che dal primo gennaio 2021 gli utenti possono ottenere più Giga da utilizzare all’estero e allo stesso tempo migliori condizioni in caso di superamento della soglia. Per quanto riguarda i Giga, la regolamentazione permette l’utilizzo del proprio traffico dati alle stesse condizioni nazionali fino ad un quantitativo massimo nel mese di riferimento, consultabile sul sito ufficiale di ogni operatore. Oltre tale tetto massimo, gli operatori possono applicare un sovrapprezzo, con un costo che varia al ribasso ogni anno fino al 2022.
Come funziona il calcolo della soglia
Nel caso in cui si disponga di pacchetti illimitati o caratterizzati da prezzi vantaggiosi, quando si va all'estero l'operatore può applicare un limite all'uso dei dati in roaming. L'operatore è tenuto ad avvisare in caso di superamento. Per stabilire tale limite bisogna applicare la seguente formula: 2*prezzo del pacchetto (senza iva) / il massimale previsto per l’anno in corso. Il valore del massimale è stato inizialmente fissato a 4,50 euro. Dal 1° gennaio 2020 è sceso a 3,5 euro (iva esclusa), dal 1° gennaio 2021 a 3 euro (iva esclusa). Infine, dal 1° Gennaio 2022 scenderà ulteriormente a 2,50 euro, sempre iva esclusa. Quindi, per esempio, se nel proprio Paese si dispone di un pacchetto di servizi mobili che comprende chiamate, SMS e 20 Giga per 10 euro iva esclusa, quando si viaggia in UE si potrà usufruire di chiamate, SMS illimitati e circa 6 GB di dati ( 2*(10 euro/3)=6,66). Se il volume dati risultante dalla formula è superiore al traffico dati previsto dalla propria offerta, si potrà utilizzare in Unione europea l’intero pacchetto di Giga previsti. Finiti i Giga utilizzabili, si naviga in extrasoglia secondo il coefficiente previsto per ogni anno: durante il 2021 si applica un costo di 0,366 centesimi di euro IVA inclusa per ogni MB consumato.
I Paesi in cui è valido Roaming like at home
I Paesi in cui è valida la regolamentazione europea in materia di roaming sono tutti quelli dell’Unione, a cui si aggiungono i Paesi della Area Economica Europea (EEA): Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte, Martinica) Germania, Gibilterra, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
La situazione nel Regno Unito
Il Regno Unito, per via del completamento della Brexit, dal 1° gennaio 2021 non fa più ufficialmente parte dell’Unione Europea, e pertanto teoricamente decade anche l’inclusione nei Paesi in cui è possibile sfruttare il regolamento Roaming like at home. Tuttavia, al momento i principali operatori di telefonia mobile italiani hanno confermato che continueranno a mantenere inalterate le condizioni di roaming anche nel Regno Unito. Ognuno potrà poi decidere come comportarsi in futuro.
Deroghe e limiti
Gli operatori telefonici possono chiedere deroghe al divieto di applicare un sovrapprezzo, dimostrando la non sostenibilità delle tariffe nazionali rispetto al traffico generato in roaming. Possono inoltre fissare dei limiti ai servizi in roaming nell'eventualità di un utilizzo abusivo da parte dei cittadini, cioè se si effettuano chiamate mobili più spesso all'estero che nel proprio Paese, per un periodo di almeno 4 mesi.