L'azienda ha spiegato che l'8 febbraio nessun account sarà sospeso o eliminato, come inizialmente comunicato ai clienti di tutto il mondo, mentre "prima del 15 maggio gli utenti potranno rivedere l'informativa"
Dopo la decisione dell'app di messaggistica istantanea più popolare al mondo di cambiare l'aggiornamento della privacy dei propri utenti, chiedendo a milioni di persone l'ok per non rischiare lo stop al servizio, c'è un passo indietro di Facebook, azienda che ha acquistato WhatsApp nel 2014. "L'8 febbraio nessun account sarà sospeso o eliminato - ha fatto sapere lo stesso colosso web - In modo graduale, e secondo le tempistiche di ciascuno, inviteremo i nostri utenti a rivedere l'informativa prima del 15 maggio, quando saranno disponibili le nuove opzioni business".
Cosa cambia con questa novità
Per gli utenti dell’Unione europea, in realtà, non cambierà nulla, grazie anche al Gdpr, il regolamento europeo per la protezione dei dati personali, una delle leggi più avanzate in materia. Il messaggio e l’informativa però sono stati definiti “poco chiari e intellegibili” dal Garante della Privacy che ha portato la questione all'attenzione dell'Edpb, il Board che riunisce le Autorità privacy europee, riservandosi comunque “di intervenire, in via d'urgenza, per tutelare gli utenti italiani”. Secondo WhatsApp invece “fornisce ulteriore trasparenza” su come vengono raccolti e utilizzati i dati. I maggiori cambiamenti riguarderanno gli utenti extra europei, che forniranno i propri dati per scopi commerciali anche a Facebook.
approfondimento
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Le nuove regole dell'app
Le nuove regole che i clienti sono stati invitati ad accettare, all'apparenza non sono molto diverse da quelle precedenti. Sono però più dettagliate. WhatsApp offre a clienti e affiliati "informazioni su ordini, transazioni e appuntamenti, notifiche su consegne e spedizioni, aggiornamenti su prodotti, servizi e marketing" che vengono condivisi con "servizi specifici ad aziende e ad altre organizzazioni". Inoltre, sul sito di WhatsApp si legge che "per gestire i nostri servizi globali, dobbiamo memorizzare e distribuire contenuti e informazioni nei nostri data center e sistemi di tutto il mondo, anche al di fuori dei Paesi di residenza dell'utente e di proprietà dei nostri fornitori di servizi, comprese le società affiliate, o gestita da essi". In sostanza, è vero che non cambiano le modalità, ma potrebbero aumentare invece le aziende con cui WhatsApp scambia dati e informazioni. I dati che possono essere condivisi tra WhatsApp, Facebook e le altre aziende del gruppo non sono solo il numero di telefono e i contatti, il nome e l'immagine dei gruppi, ma anche la durata e la frequenza delle interazioni come singoli utenti e aziende, compresi i dati sulle transazioni e le informazioni sui dispositivi usati.