Come altre aziende, tra cui Facebook e Twitter, anche l’azienda di Redmond ha deciso di optare per il “lavoro ibrido”, una soluzione che prevede lo smart working per meno del 50% delle ore settimanali
Tramite una mail interna, Microsoft ha reso noto ai suoi dipendenti che potranno lavorare da casa in modo permanente, anche quando l’emergenza coronavirus sarà giunta al termine. La comunicazione è stata ricevuta anche dal portale The Verge, che ha svelato i piani della compagnia di Redmond per il futuro. Come altre aziende, tra cui Facebook e Twitter, anche Microsoft ha deciso di optare per il “lavoro ibrido”, una soluzione che prevede lo smart working per meno del 50% delle ore settimanali.
Una soluzione non adatta a tutti
Si tratta, per forza di cose, di una soluzione non adatta a tutti i dipendenti. I sistemisti hardware, gli ingegneri e coloro che si occupano dei data center dovranno necessariamente continuare a recarsi in azienda per lavorare. Lo stesso varrà anche per il personale che si occupa della formazione. Inoltre, i manager potranno anche valutare di concedere ai dipendenti che la richiederanno la possibilità di lavorare permanentemente in smart working.
Il trasferimento
I dipendenti che svolgono un ruolo che non richiede la presenza in ufficio potranno chiedere all’azienda un trasferimento a livello nazionale o internazionale. In questo caso i livelli di retribuzione e le modifiche ai contratti varieranno in base alle politiche di Microsoft nei vari Paesi del mondo. Il colosso di Redmond coprirà tutte le spesse dei dipendenti che decideranno di lavorare in modo permanente in smart working, ma non le spesse di viaggio di coloro che opteranno per il trasferimento.
L’esempio di Twitter
Pochi mesi fa anche Twitter ha annunciato che consentirà ai dipendenti che svolgono una mansione che non richiede la presenza fisica in sede di lavorare da remoto per sempre. “Gli ultimi mesi hanno dimostrato che il lavoro da casa può funzionare. Aprire gli uffici sarà una nostra decisione, quando e se i nostri dipendenti vogliono rientrare sarà loro”, ha spiegato l’azienda sul proprio blog.