L'annuncio di Google: fermeremo le nostre emissioni di carbonio entro il 2030

Tecnologia

Daniele Semeraro

MOUNTAIN VIEW, CA - MAY 4:  Google's headquarters in Mountain View, California is shown in this photo on May 4, 2004.  Google Inc., the world's No. 1 Web search provider, filed with U.S. regulators on April 29, 2004 to become a publicly listed company and sell as much as $2.7 billion in stock in a widely expected initial public offering.  (Photo by David Paul Morris/Getty Images)

L’azienda di Mountain View fa un passo avanti verso il futuro: tutti i servizi, i data center, gli uffici utilizzeranno 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 esclusivamente energia pulita

“La scienza parla chiaro: il mondo deve attivarsi ora per evitare le peggiori conseguenze del cambiamento climatico”. Inizia così la lunga lettera di Sundar Pichai, Ceo di Google, con il quale l’azienda – prima tra i giganti del settore – si impegna ad operare 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 senza emissioni di carbonio entro il 2030. Google dunque si distingue tra i big del tech dopo essere già diventata “carbon neutral” nel 2007 e aver fatto coincidere il consumo di energia con il cento per cento di energia rinnovabile nel 2017.

Un futuro “carbon-free”

Sappiamo che i data center – per via della grande quantità di calore che bisogna eliminare 24 ore su 24 – sono da sempre sinonimo di grande utilizzo di risorse energetiche: ebbene Google ha annunciato di aver eliminato la propria impronta di carbonio storica, utilizzando esclusivamente energia “carbon-free” in tutte le proprie strutture. Si tratta, spiegano, “di un obiettivo di gran lunga più complesso rispetto all’approccio tradizionale in cui si compensa l’utilizzo di energia con fonti rinnovabili, e questo risultato dovrebbe essere raggiunto proprio entro il 2030”. Google inoltre ha deciso di puntare su tecnologie che aiutino i partner e le persone di tutto il mondo a fare scelte sostenibili, investendo in aree industriali e aiutando le città a ridurre le proprie emissioni. L’impegno di oggi, si calcola, genererà direttamente oltre ventimila nuovi posti di lavoro per l’energia pulita e nei settori associati negli Stati Uniti e nel resto del mondo entro il 2025.

Le iniziative per rendere i prodotti che più utilizziamo davvero “ecologici”

“Nel nostro terzo decennio di azione climatica – spiegano da Google - vogliamo fare un passo avanti verso un futuro 'carbon-free' per tutti”. Per questo motivo è stato deciso di eliminare l’impronta storica di carbonio attraverso l’acquisto di compensazioni di carbonio ad alta qualità. Questo significa che l’impronta di carbonio dell’intera vita di Google è ora pari a zero: si tratta della prima volta – annunciano orgogliosi – per un’azienda così grande. Inoltre i data center di Google alimentano tanti prodotti e servizi che utilizziamo ogni giorno e questo significa che ogni email inviata su Gmail, ogni ricerca su Google, ogni video visto su YouTube o navigazione su Google Maps utilizzerà energia pulita in qualunque ora e in qualsiasi giorno. Per raggiungere questo target verranno messe in campo iniziative come l’accoppiamento di fonti pulite come energia eolica e solare e l’aumento dell’utilizzo delle batterie per lo stoccaggio dell’energia prodotta. E grazie all’intelligenza artificiale verranno ottimizzate la domanda di elettricità e le previsioni di utilizzo.

L’impegno verso le aree industriali

Google ha annunciato una serie di investimenti che puntano a rendere disponibili 5 gigawatt di energia nuova e carbon-free nelle principali aree industriali entro il 2030: uno stimolo che potrebbe generare oltre 5 miliardi di dollari di investimenti in energia pulita e oltre 8.000 posti di lavoro. In pratica, spiegano, è come togliere dalla strada un milione di auto ogni anno. Esteso anche l’Environmental Insights Explorer: uno strumento che aiuta le città a ridurre le emissioni dei propri edifici e mezzi di trasporto e a massimizzare l’utilizzo di energia rinnovabile. Adesso è attivo in cento città, sarà esteso a tremila. Big G, infine, tra le altre cose, si impegna anche ad aiutare oltre 500 città e governi locali a ridurre le proprie emissioni di carbonio per un totale di 1 gigatone all’anno entro il 2030, a rendere disponibile a livello globale (stazioni, aeroporti, ospedali) la propria tecnologia che grazie al machine learning ha ridotto del 30 per cento la richiesta di energia dei data center e a investire in Europa 10 milioni di euro per supportare le idee più promettenti e i progetti a favore della sostenibilità.

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