Rappresentano il 21,86% delle app presenti nel negozio virtuale di Apple. La seconda categoria più numerosa è quella dei software per il Business (10,11% del totale)
Di fronte al successo di giochi come Fire Emblem Heroes, Pokémon Go e Fate/Grand Order è impossibile ignorare l’impatto che i dispositivi mobile stanno avendo sul mondo del gaming. Esiste un’ampia fetta di utenti che utilizza lo smartphone soprattutto per giocare e questo si riflette anche sul “catalogo” dei negozi virtuali. Infatti, i dati raccolti da SafeBettingSites, relativi ad agosto 2020, indicano che su App Store i giochi sono la categoria più numerosa: ce ne sono 958.269 e rappresentano il 21,86% del totale (4.382.718 app).
Un trend di vecchia data
Per farsi un’idea più chiara dell’ingente quantità di giochi presenti sull’App Store è possibile tracciare un paragone con la seconda categoria più numerosa, rappresentata dalle applicazioni dedicate al Business. Quest’ultime sono il 10,11% del totale, meno della metà di quelle rivolte al mondo del gaming. A differenza di quanto si potrebbe pensare, non si tratta di un trend recente. Nei primi anni dell’App Store, i giochi occupavano uno spazio virtuale ancora maggiore: solo a partire dal 2010 il divario si è in parte colmato, con le app che hanno conosciuto una crescita del 2.127,06%, mentre il numero dei giochi disponibili è aumentato di “appena” il 1.356,57%.
Il futuro del gaming su dispositivi mobile
Oltre ai giochi creati appositamente per smartphone e tablet, in futuro anche i titoli attualmente disponibili per console e computer arriveranno sui dispositivi mobile. Ciò sarà reso possibile da servizi di streaming come Google Stadia e Microsoft xCloud e dalla sempre maggiore diffusione di dispositivi compatibili con la connettività 5G. A causa di alcuni problemi di natura burocratica, Apple potrebbe essere tagliata fuori da questa “corsa all’oro” videoludica. Le rigide regole dell’azienda di Cupertino, infatti, prevedono che ogni singolo gioco debba essere verificato e approvato dalla stessa compagnia prima di essere reso disponibile agli utenti. Questa procedura rende complicato l’approdo sui dispositivi iOS di piattaforme come Stadia e xCloud, che offrono agli abbonati decine di titoli diversi.