New York Times: ricavi online superano per la prima volta cartaceo

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Nel secondo trimestre 2020, il quotidiano ha generato ricavi per 185,5 milioni di dollari, pari a circa 156 milioni di euro, dal sito internet, grazie agli abbonamenti digitali e alla pubblicità

Nel secondo trimestre 2020 i ricavi digitali del New York Times, sommando abbonamenti e pubblicità, hanno superato quelli del cartaceo. Il risultato, annunciato dal noto quotidiano statunitense in un articolo pubblicato in data odierna, 5 agosto 2020, è strettamente correlato agli effetti della pandemia di coronavirus,  che oltre a provocare un aumento del traffico dei siti di notizie a livello globale, per via delle limitazioni agli spostamenti, ha ridotto ulteriormente le vendite del cartaceo. Nel secondo trimestre 2020, il quotidiano ha generato ricavi per 185,5 milioni di dollari, pari a circa 156 milioni di euro, dal sito internet, grazie agli abbonamenti digitali e alla pubblicità. I ricavi del cartaceo, invece, si sono fermati a quota 175,4 milioni di dollari (147 milioni di euro).

 

669mila nuovi abbonamenti online

 

L’amministratore delegato della società, Mark Thompson, riferendo i dati finanziari dell’ultimo trimestre, ha definito il risultato come una "pietra miliare chiave" nella trasformazione dei media, frutto del forte impegno degli ultimi anni, che ha visto il quotidiano concentrarsi sempre di più su un modello basato sul digitale. 

Con 669 mila nuovi abbonamenti online, contando le sottoscrizioni alla versione digitale e i clienti di altri prodotti online della testata, il New York Times ha raggiunto quota 6,5 milioni di abbonamenti totali, 5,7 milioni dei quali riguardano l’edizione digitale. 

Il prossimo obiettivo della testata è quello di riuscire a tagliare il traguardo dei 10 milioni di abbonati entro il 2025. 

 

New York Times: aumento organico 

 

"Abbiamo dimostrato che è possibile creare un circolo virtuoso nel quale un investimento incondizionato nel giornalismo di qualità crea una profonda affezione del pubblico, il che fa crescere i ricavi e la possibilità di investire ancora", spiega Thompson, precisando come il New York Times nell’ultimo periodo stia aumentando l'organico, andando in controtendenza rispetto a molte altre redazioni che hanno optato per una sua riduzione. 

Tornando ai numeri, un dato in calo su base annua nel secondo trimestre 2020 riguarda il fatturato pubblicitario (-43,9%), con una flessione del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2019 e un utile netto sceso del 6% a 23,6 milioni di dollari.

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