Amazon vieta vendita del Mein Kampf e di libri di propaganda nazista

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A dirlo è il “The Guardian” che in un articolo sostiene di essere entrato in possesso di un'e-mail inviata ai rivenditori di libri di seconda mano in cui si specifica che il divieto riguarderebbe solo particolari edizioni  

Dopo anni di proteste, Amazon ha deciso di accogliere gli appelli di numerose organizzazioni che difendono la memoria della Shoah ed ha vietato la vendita del "Mein Kampf" di Adolf Hitler e di altri libri di propaganda nazista. In particolare il colosso dell'e-commerce avrebbe deciso di stoppare la vendita di alcune specifiche edizioni del saggio pubblicato nel 1925 attraverso il quale Hitler aveva esposto il suo pensiero politico al mondo, delineando il programma del partito nazionalsocialista. La notizia è stata diffusa dal “The Guardian” che sottolinea di essere entrato in possesso di un’e-mail che il colosso dell’e-commerce avrebbe inviato ad un gruppo di rivenditori di libri di seconda mano sostenendo che "questo libro non potrà più essere offerto al pubblico dato che viola il codice di condotta del sito". Al momento, comunque, digitando “Mein Kampf” nella barra di ricerca su Amazon.it, ad esempio, i titoli di altre edizioni appaiono regolarmente acquistabili. E proprio Amazon, sul tema, ha fatto sapere che "come rivenditore di libri, offriamo ai clienti l'accesso a una varietà di punti di vista, compresi titoli che svolgono un importante ruolo educativo nella comprensione e nella prevenzione dell'antisemitismo. Tutti i rivenditori prendono decisioni su quale selezione scelgono di offrire e noi non prendiamo le decisioni sulla selezione alla leggera". 

Le edizioni nel mirino

Il “The Guardian”, nel suo articolo, scrive ancora che questi rivenditori di libri sono stati informati nei giorni scorsi del provvedimento, che riguarda anche un certo numero di libri di autori nazisti e libri per bambini pensati per diffondere idee antisemite. ll divieto, per quanto riguarda il “Mein Kampf”, sarebbe relativo a particolari edizioni curate da editori quali la “Random House” di Londra e “l'India Jaico”, per i quali il testo è diventato nel tempo un bestseller.

Un altro testo bloccato

Nell’articolo, inoltre, viene spiegato come nel corso del tempo siano state numerose le associazioni ebraiche che si occupano di mantenere viva la memoria dell'Olocausto ad aver ripetutamente denunciato l'atteggiamento di Amazon, invitando l’azienda a interrompere la vendita del “Mein Kampf”. A loro il colosso dell’e-commerce aveva risposto difendendo il diritto alla libertà di parola e sostenendo la necessità per gli studenti di comprendere il pensiero di Hitler. Tra l’altro, spiega sempre il “The Guardian”, anche altre pubblicazioni naziste, tra cui il libro per bambini “The Poisonous Mushroom” (o Der Giftpilz), scritto da Julius Streicher, che è stato giustiziato per crimini contro l'umanità dopo aver diretto il giornale nazista Der Stürmer, sono state recentemente rimosse dagli elenchi di Amazon.  Stessa sorte avvenuta per dozzine di edizioni Kindle del "Mein Kampf" a basso costo. 

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