Come riporta Bloomberg, secondo le stime degli analisti di Usb i numeri peggioreranno ancor di più nel mese di febbraio
L’epidemia di coronavirus continua ad avere effetti sulle decisioni, sui progetti e sulle finanze dei colossi della tecnologia, Apple inclusa.
Nel mese di gennaio, come riporta Bloomberg, secondo le stime degli analisti di Usb, le vendite di Iphone in Cina avrebbero registrato un calo del 28% rispetto al mese precedente.
”I numeri di febbraio saranno probabilmente peggiori a causa di entrambi i problemi di domanda e offerta relativi allo scoppio del virus”, spiega l’analista di Usb Timothy Arcuri, in una nota.
Vendite smartphone in calo del 37% su base annua
Apple ha recentemente reso pubbliche le sue previsioni di entrate per il primo trimestre 2020 (fino a marzo), dove spiega che il coronavirus Sars-Cov-2 avrebbe rallentato sia le vendite che la produzione. Come riporta la fonte, secondo i dati dell’Accademia cinese delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, il calo delle consegne di iPhone è in linea con l’andamento complessivo del mercato di settore: nel mese di gennaio le spedizioni di smartphone in Cina sono diminuite del 37% su base annua. Secondo gli analisti di Idc, la flessione nel mese scorso sarebbe stata di oltre il 30%.
Apple riapre Store in Cina
Apple, inoltre, in questi giorni sta riaprendo alcuni dei suoi 42 Store presenti in Cina dopo la chiusura forzata per l’epidemia di Coronavirus Sars-Cov-2. Secondo la fonte, i punti vendita operativi sarebbero 29 su 42, alcuni dei quali aperti solo per mezza giornata e con regole che ne limitano l’ingresso. Il colosso di Cupertino non si è ancora sbilanciato riguardo la riapertura degli Store rimanenti, tuttavia, come riporta Bloomberg, alcuni siti di Apple dedicati ai punti vendita “rivelano che le ore di apertura torneranno alla normalità già alla fine di questa settimana”. In un dichiarazione della scorsa settimana diretta ai dipendenti, l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha comunicato che l’azienda “sta riscontrando un ritorno più lento alle condizioni normali di quanto previsto”.