Dispositivi anti abbandono, dal 20 febbraio si potrà ottenere il bonus

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Avrà il valore di 30 euro, erogati attraverso un buono di spesa elettronico. Chi avesse già provveduto all’acquisto può comunque ottenere il rimborso, allegando copia del giustificativo di spesa 

Sarà finalmente possibile richiedere il bonus per l’acquisto dei dispositivi anti abbandono. La notizia, che finalmente fa un po’ di chiarezza dopo alcuni momenti di confusione, arriva direttamente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, così come si può leggere sul suo portale web. La ministra Paola De Micheli, infatti, ha firmato ufficialmente il decreto che stabilisce l’assegnazione del contributo, o in alternativa del rimborso, per l’acquisto dei dispositivi anti abbandono.

Come ottenere il bonus

Come si può fare per ottenerlo e quale sarà l’entità dello stesso? E’ sempre il Ministero a far chiarezza, delineando per gli interessati tutti i passaggi necessari. “Per ottenere il bonus sarà necessario registrarsi a partire del 20 febbraio sulla piattaforma informatica Sogei accessibile su www.sogei.it o su www.mit.gov.it”, si legge in una nota. Il contributo, spiegano gli esperti del Ministero, sarà erogato attraverso il rilascio di un buono spesa elettronico del valore di 30 euro valido per l'acquisto di un dispositivo anti abbandono per ogni bambino di età inferiore ai quattro anni. E chi già avesse provveduto all’acquisto non si disperi. Anche chi ne è già in possesso avrà diritto al rimborso. “Per averlo bisognerà farne richiesta registrandosi sulla piattaforma Sogei entro sessanta giorni dal 20 febbraio, allegando copia del giustificativo di spesa”, si legge.

La legge entrata in vigore a novembre 2019

La legge era entrata in vigore lo scorso 7 novembre con il regolamento di attuazione dell'articolo 172 del nuovo Codice della Strada che aveva reso obbligatoria l'installazione a bordo dei veicoli di un dispositivo di allarme per prevenire l’abbandono in auto di bambini di età inferiore ai quattro anni. “È una legge anzitutto di civiltà, voluta e approvata da tutti i partiti per evitare che accadano tragedie simili a quelle avvenute in passato” aveva dichiarato Paola De Micheli. Per capire di cosa si tratta, il Ministero aveva spiegato che l’oggetto in questione è un dispositivo di allarme che si attiva quando il conducente si allontana dal veicolo e può essere integrato nel seggiolino o indipendente dal sistema di ritenuta del bambino.

Le dichiarazioni di Paola De Micheli

La decisione, all’epoca, aveva creato confusione nei genitori e infastidito la ministra, a causa delle polemiche scaturite. “Mi indignano le accuse che bollano come ulteriore tassa sulle famiglie questa norma” aveva detto. “Trovo vergognoso strumentalizzare la vita dei nostri figli a fini politici. Questa legge dovrebbe costituire soltanto una conquista per tutti e non un motivo di polemica”, sono le dichiarazioni che riporta direttamente il sito del Ministero. Quindi, per agevolarne l'acquisto, il Governo aveva previsto un fondo, inserito nel Decreto Fiscale, per il riconoscimento di un contributo economico per ciascun dispositivo di allarme acquistato. Dal 20 febbraio 2020 ora, l’ottenimento del bonus sarà realtà.  

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