Russia, riuscito il primo test di disconnessione dalla rete Internet

Tecnologia
Immagine di archivio (Getty Images)

Stando a quanto rivelato dal governo russo, sono state condotte varie prove per testare i possibili scenari di disconnessione, inclusa la simulazione di un cyber-attacco di un Paese straniero 

In Russia è stata testata con successo la possibilità di disconnettere RuNet, la rete interna del Paese, dai DNS mondiali, trasformandola nella più grande Intranet della Terra. Il buon esito dell’operazione, di cui non sono noti tutti i dettagli, è stato annunciato pubblicamente dal governo russo lunedì 23 dicembre. Secondo il Ministero dello sviluppo digitale, delle comunicazioni e dei mass media, i comuni utenti non hanno notato alcun cambiamento nel corso dei test. Disconnettendo RuNet dai DNS mondiali, la Russia potrebbe ridirezionare sui server interni tutte le richieste provenienti da siti web esterni al territorio nazionale: questa soluzione, stando alle dichiarazioni del governo, permetterebbe di tutelare i dati diffusi sulla rete nel caso di un cyber attacco. Non sono però mancate delle critiche alla nuova legge sulla sovranità di Internet, entrata in vigore lo scorso novembre, da molti ritenuta un possibile strumento di censura.

I risultati dei test

Stando a quanto è stato reso noto, i test sono durati più giorni e hanno coinvolto agenzie governative, Internet provider e aziende russe che lavorano con la rete. Sono state condotte varie prove per testare i possibili scenari di disconnessione, inclusa la simulazione di un cyber-attacco di un Paese straniero. Commentando i risultati ottenuti, Alexey Sokolov, Ministro dello sviluppo digitale, della comunicazione e dei mass media, ha affermato che le autorità e gli operatori di telecomunicazione sono pronti a rispondere in modo efficace a possibili rischi e minacce e a garantire il funzionamento di Internet e della rete di telecomunicazione unificata in Russia. Gli esiti dei test saranno presentati al presidente Vladimir Putin nel corso del 2020. Oltre a RuNet, la Russia è al lavoro su altri progetti legati a Internet, tra cui un’alternativa nazionale a Wikipedia. Inoltre, il Paese ha da poco approvato una legge che vieterà, a partire dall’1 luglio 2020, la vendita di smartphone e computer che non abbiano preinstallati software e app totalmente russe. 

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