Apple ha iniziato a produrre iPhone XR in India

Tecnologia

La scelta di Cupertino è parte del piano di espansione dell’azienda nel Paese asiatico. La produzione è iniziata il mese scorso e gli smartphone saranno venduti sia sul mercato indiano che all’estero
 

Apple ha iniziato a produrre in India anche l’iPhone XR, ovvero lo smartphone più economico della linea presentata nel 2018. Lo rivelano alcune testate locali, tra cui l’Economic Times, spiegando che i device realizzati saranno poi venduti sia sul mercato indiano che, nella maggior parte dei casi, esportati all’estero. La notizia è stata peraltro confermata dal ministro indiano per l’elettronica e l’IT Ravi Shankar Prasad, che come riportato dal quotidiano Nikkei Asian Review, ha parlato di “un momento di orgoglio per l’India”, visto che gli iPhone porteranno ora la dicitura “sviluppato in California, assemblato in India” e non più in Cina, anche in virtù dei dazi imposti dall’amministrazione Trump.

Apple in India: gli investimenti dei produttori

L’iPhone XR è soltanto l’ultimo modello di Apple a essere prodotto in India: inizialmente Cupertino aveva spostato nel Paese asiatico la produzione dei modelli più datati ed economici, come iPhone SE, 6s e 7. A fine 2018, infine, erano circolate le prime voci riguardanti la scelta dell’azienda di realizzare in India anche i device più recenti, come iPhone X. L’espansione di Apple sarà possibile grazie anche a Salcomp, un produttore di caricabatterie per Cupertino che ha investito poco meno di 300 milioni di dollari, rilevando anche un ex stabilimento di Nokia all’interno del quale, dal prossimo marzo, inizierà a produrre per Apple “un portfolio diversificato di prodotti”, come afferma Prasad. Tuttavia, secondo Nikkei Asian Review è l’azienda Foxconn ad aver dato il via, già il mese scorso, alla produzione degli iPhone XR, che con grandi probabilità saranno anche esportati sui mercati esteri.

La fuga dalla Cina dei giganti tech

Prasad sostiene che gli investimenti di Salcomp e la conseguente espansione di Apple frutteranno all’India circa 10.000 posti di lavoro diretti e 50.000 indiretti, portando inoltre l’export indiano di smartphone a toccare il valore di 1,6 miliardi di dollari. La scelta di trasferire la produzione di telefoni in altri Paesi asiatici diversi dalla Cina accomuna più colossi della tecnologia, statunitensi e non: Google e Samsung, ad esempio, hanno già cominciato a realizzare alcuni device in nazioni come India o Vietman. 

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