Con l’ausilio di una particolare tecnica, chiamata ‘Full CGI’, l’icona del cinema, morto prematuramente all’età di 24 anni, sarà presente tramite ologramma in un film ambientato nel corso della guerra del Vietnam
James Dean, icona culturale e cinematografica, torna sul grande schermo a 64 anni dalla sua morte prematura, avvenuta quando aveva solo 24 anni, a causa di un incidente stradale. Il suo mito, nato grazie alla partecipazione del film ‘Gioventù bruciata’ nel quale ricopre il ruolo del problematico e ribelle adolescente Jim Stark, ha attraversato spazio e tempo, incarnando la figura del ‘bello e dannato’ e oggi potrà rivivere grazie alle straordinarie potenzialità della computer grafica.
Una versione realistica
Come riportato in esclusiva dal ‘The Hollywood reporter’, Dean avrà un ruolo secondario nella pellicola ‘Finding Jack’, film ambientato durante la guerra del Vietnam ed in uscita nel 2020, rivivendo cinematograficamente sotto forma di ologramma, realizzato tramite la sofisticata tecnologia digitale chiamata 'Full CGI'. Diretto da Anton Ernst e da Tati Golykh, il progetto è nato da un’idea della casa di produzione Magic City Films, recentemente lanciata dai due cineasti, che ha ottenuto i diritti per utilizzare l'immagine di Dean dalla sua famiglia e che sta lavorando per ricreare quella che i realizzatori descrivono come "una versione realistica di James Dean".
Il quarto film
Tratto dal romanzo di Gareth Crocker, ‘Finding Jack’ si basa sulle vicende e sull'abbandono di oltre 10.000 cani militari alla fine della guerra del Vietnam e Dean interpreterà un personaggio chiamato Rogan. “Abbiamo cercato in lungo e in largo il personaggio perfetto per interpretare il ruolo di Rogan, che ha alcuni tratti espressivi estremamente complessi e, dopo mesi di ricerca, abbiamo scelto James Dean", ha detto Ernst. "Siamo molto onorati del fatto che la sua famiglia ci sostenga e si impegni per garantire che la sua eredità, come una delle star più epiche del cinema, sia mantenuta perfettamente intatta. La famiglia vede questo come il suo quarto film e noi non intendiamo deludere i suoi fan", ha detto il regista, facendo riferimento al fatto che Dean, nonostante il mito, abbia recitato solamente in tre pellicole prima della sua morte prematura.
Una tecnica innovativa
La pre-produzione del film inizia il 17 novembre e grazie alla tecnologia CGI utilizzata per riportare in vita Dean sullo schermo, i cineasti sperano adesso che possa presto essere implementata su altre figure famose. "Questo apre una nuova opportunità per molti attori che non sono più con noi", ha dichiarato Mark Roesler, Ceo di CMG Worldwide, che rappresenta la famiglia di Dean insieme a oltre 1700 personaggi dello spettacolo, dello sport, della musica, tra cui artisti del calibro di Burt Reynolds, Christopher Reeve, Ingrid Bergman, Neil Armstrong, Bette Davis e Jack Lemmon. “Questa tecnologia potrebbe anche essere impiegata per ricreare icone storiche come Nelson Mandela e per raccontare storie dal significato e dal patrimonio culturale immenso", ha detto ancora Ernst.
Cos’è la CGI
La computer-generated imagery, più nota con la sigla CGI, è un'applicazione nel campo della computer grafica, o più specificatamente, nel campo della computer grafica 3D per la resa degli effetti speciali digitali nei film, in televisione, negli spot commerciali, nei videogiochi di simulazione e in tutte le applicazioni di grafica visiva. Proprio nell'ambito della animazione, sul finire degli anni ’80, questo processo ha portato una vera e propria rivoluzione nella realizzazione di cartoni animati. Il motivo è che l'animazione non doveva più avvenire attraverso il montaggio su pellicola dei vari fotogrammi, ma essendo proveniente da immagini già digitali, poteva essere gestita direttamente al computer.